Il gioco bugiardo

Autrice: Ruth Ware

Traduttore: Vincenzo Perna e Sara Puggioni

Edito da TEA

Pubblicato nel 2018

Pag. 430

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

Il messaggio arriva in piena notte. Solo quattro parole: «Ho bisogno di te». Isa prende con sé la figlia e si precipita a Salten, dove aveva trascorso gli anni del liceo che ancora proiettano le loro ombre su di lei. A scuola Isa e le sue tre migliori amiche giocavano al gioco delle bugie: vinceva chi di loro avesse inventato la storia più assurda rendendola credibile agli occhi degli altri. Ora, dopo diciassette anni, un cadavere è stato ritrovato sulla spiaggia, facendo emergere un segreto terribile. Un segreto che costringe Isa a confrontarsi con il proprio passato e con le tre donne che non ha più visto ma che non ha mai dimenticato. Non è un incontro sereno: Salten non è un posto sicuro per loro, non dopo quello che hanno fatto. È ora che le quattro amiche affrontino la verità…

 

 

 

RECENSIONE

Forse meno intenso di altri suoi libri… ma la Ware spacca!

Carissimi Amanti dei libri,

oggi thriller! Vi presento un altro libro di Ruth Ware “Il gioco bugiardo” che come sempre apprezzo per la sua capacità di lasciare incollato alle pagine chi legge. Il libro l’ho letto per la challenge #leviamolapolveredailibri

Quanto può pesare una bugia?

Forse da adolescenti il peso è quasi nullo perché non ti rendi conto completamente di ciò che fai, soprattutto se a mentire si è in gruppo… Una bugia pesa nulla, la forza del gruppo ti farebbe sopportare qualunque conseguenza. Si mente coscientemente ma incoscientemente non si valutano mai le strade che una bugia possa percorrere… per anni, decenni.

Eppure ci sono bugie che non lasciano in pace, che segnano, che attraversano e disturbano il sonno creando incubi da cui non ci si libera mai… nemmeno quando l’adolescenza resta un ricordo e si cresce, ci si sposa e si ha una propria vita.

L’ombra della bugia ti segue.

Le protagoniste sono 4 ragazze in un continuo vivere tra passato e presente: Isa, Fatima, Thea e Kate… compagne di scuola da adolescenti e amiche da adulte, il loro legame è forte come il tempo che passa. Indissolubile. Nemmeno la distanza le separa.

Il loro gioco preferito era quello di dire bugie agli adulti, bugie strane a cui spesso molti credevano e che faceva guadagnare loro punti. Un gioco tutto loro ma di cui tutti a Salten erano a conoscenza. Non a torto venivano definite ‘bugiarde’. Erano ragazzine frivole e spensierate che mordevano la vita come potevano! Era il loro modo per evadere dai problemi…

Durante i weekend erano solite riunirsi a casa di Kate che viveva in un vecchio mulino con suo padre e il fratello Luc. Il padre, Ambrose, era uno degli insegnanti della loro scuola… un tipo amabile e fuori dagli schemi come l’arte che insegna, come i disegni che fa, come il suo rapporto con i giovani.

Una sera, dopo molti anni, quel messaggio rompe l’incantesimo.

“Ho bisogno di te”. Quattro parole e l’incubo prende forma.

Kate convoca le sue amiche perché la loro bugia rischia di essere scoperta. Quel cadavere è stato scoperto…

Iniziano le minacce.

Sono state scoperte, c’è qualcuno che conosce cosa hanno fatto.

Quale sarà la loro versione dei fatti? Chi ha mentito davvero?

Un thriller con meno intensità rispetto agli altri ma che ugualmente suscita la voglia impellente di capire e di scoprire il pezzo del puzzle successivo. Un viaggio nell’anima tra luci e ombre, bugie e verità, amicizie e tradimenti, dove si scopre che ciascuna di loro ha sempre mentito anche a se stessa credendo di essere al sicuro per sempre.

Passato e presente che non lasciano scampo alle bugie, la verità è come una palla che spinta sotto l’acqua acquista più forza per schizzare verso la luce…

Un viaggio piacevolissimo alla scoperta di quel finale che, forse ti aspetti, ma che non è poi così scontato!

Roberta Salis

 

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Spending Review della vita quotidiana

Autrici: Lia Sabbadini e Mirella Zocchi

Edito da Ultra Edizioni

Pubblicato nel novembre del 2022

Pag. 279

 

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

 

Spendere meno e in modo più consapevole, per il benessere del pianeta e del nostro conto corrente. In una parola, risparmiare: che significa essere creativi, conoscere meglio sé stessi e i propri bisogni, scoprire che alcune spese si possono ridurre, affrontare in modalità diverse o anche annullare grazie alla condivisione, al noleggio, al fai da te. Con leggerezza e abbondanza di informazioni, questa guida offre suggerimenti pratici e concreti per risparmiare su tutti i tipi di acquisto e di necessità, senza proporre solo la via della rinuncia e del sacrificio, ma indicando come usare al meglio il denaro e come trovare soluzioni nuove ai problemi della realtà quotidiana. Le cinque sezioni del testo (Alimenti, Persona, Casa, Cultura, Flora e fauna) sono arricchite da box con curiosità e consigli di lettura sugli aspetti che ciascun lettore avrà piacere di approfondire. Ogni capitolo si apre con una citazione letteraria, a ricordarci che fare la spesa, comprare un elettrodomestico o prenotare un viaggio sono necessità a cui nessuno può sottrarsi, neppure i personaggi di fantasia.

 

 

RECENSIONE

Carissimi Amanti dei libri,

oggi una proposta librosa utile e necessaria! Vi presento, infatti, il libro scritto a quattro mani da Lia Sabbadini e Mirella Zocchi intitolato “Spending Review della vita quotidiana – Piccola guida al risparmio leggero”… perché è bello, ogni tanto, fare spazio a libri che non siano solo romanzi, saggi o racconti!

‘Spending review’ è una guida improntata su preziosi consigli per risparmiare nella vita di ogni giorno, senza fare salti mortali o sacrifici indicibili ma con l’attenzione ad essere intelligenti e creativi nell’attuare le proprie scelte, ricorrendo alla creatività, al riciclo, alla condivisione e al riciclo quando possibile.

Il libro offre consigli su 5 ambiti ben precisi: Alimenti, Persona, Casa, Cultura, Flora e Fauna. Come dice il sottotitolo è una ‘Piccola Guida’, questo vuol dire che il libro non ha l’obiettivo di esaurire ogni argomento ma dà parecchi spunti per approfondire in un secondo momento personalmente gli aspetti che più ci interessano… e vi assicuro che le due autrici riusciranno ad accendere la curiosità per fare ulteriori ricerche!

Non troverete la proposta di fare sacrifici o rinunce ma l’opportunità, attraverso delle indicazioni pratiche, di poter spendere meno e meglio che vi garantirà di risparmiare per poter realizzare i vostri desideri più importanti. Alcuni argomenti non sono stati volutamente trattati per via della loro delicatezza…

Il libro è proprio destinato a tutti sia per gli argomenti trattati che per il linguaggio chiaro, scorrevole e familiare. Che siate giovani, adulti, single, in coppia o in famiglia, questo è il libro per voi perché non è facile gestire le proprie finanze oggigiorno… e qualche saggio consiglio è prezioso, ci aiuta a riflettere sui nostri comportamenti quotidiani che possono cambiare se reputiamo che ci siano scelte migliori da attuare. D’altra parte, pensare che molte delle nostre scelte quotidiane influiscono sull’ambiente in un momento delicato come quello che stiamo vivendo non è da sottovalutare… la crisi climatica richiede lo sforzo cosciente di tutti anche nel nostro piccolo.

Utili e preziosi i numerosi consigli di lettura che vengono elargiti per ogni tema trattato così come i siti e le app che vengono segnalate per gli approfondimenti personali. Segnalo anche le schede finali come ottima risorsa per tenere sotto controllo il bilancio delle proprie spese.

Qualche esempio? Cito almeno un aspetto per ogni tema trattato.

Alimenti: L’attenzione ai prodotti in offerta di cui spesso facciamo scorta ma che poi restano ad ammuffire negli scaffali perché effettivamente li usiamo poco e che spesso hanno una scadenza a breve. Inoltre, le scorte di prodotti in offerta possono portare ad un consumo sconsiderato nei bambini, ma anche in noi adulti!

La possibilità di avere prodotti di stagione a prezzo contenuto nei mercati all’aperto o in quelli stabili coperti, o ancora… la possibilità del km0 con l’acquisto dai produttori locali. Se poi ci si unisce per fare gli acquisti con parenti o famiglie amiche si può ricorrere al mercato ortofrutticolo all’ingrosso dove si hanno confezioni molto grandi a prezzi molto accessibili e si risparmia tantissimo.

Sostituire i prodotti confezionati con quelli home made: marmellate, pane, merendine, crackers, grissini, verdure sott’olio e passata di pomodoro…e tante altre cose… possono essere fatti in casa e conservati. Sono più economici e più sani!

Persona: anche questo è un mondo che ho apprezzato molto… anche se personalmente non faccio nessun uso di cosmetici sono interessanti i suggerimenti per chi volesse farne un uso minimo.

L’attenzione ai capi di abbigliamento che si acquistano e la possibilità che si sta diffondendo di abiti vintage, usati o a noleggio per occasioni particolari dove spesso si spende una fortuna per un abito che poi resta nell’armadio per sempre.

I suggerimenti su prodotti di bellezza, sulla cura del corpo. Ci sono tanti modi per risparmiare o per utilizzare al meglio il proprio budget. Interessanti i siti e i libri consigliati nell’ambito del movimento, c’è davvero la possibilità di approfondire con i propri tempi e secondo i propri interessi… perché per muoverci non si deve per forza andare in palestra!

Casa: che illuminazione!

Un capitolo davvero interessante e le cui strategie sto cercando di integrare nel quotidiano. Che meraviglia trovare tanti modi per sostituire i detersivi sempre troppo aggressivi e inquinanti oltre che costosi con elementi a bassissimo costo e sempre a portata di mano.

Sapete quante cose potete fare con i semplici… aceto bianco, candeggina e bicarbonato? Scopritelo, vi si aprirà un mondo…

Riciclare e aggiustare poi… due verbi che vi faranno scoprire come ridare vita a tanti oggetti per poterli riutilizzare in modo nuovo e originale.

Ottimi anche i consigli per la scelta e l’acquisto ponderato di nuovi elettrodomestici.

Cultura: il mio capitolo del cuore!

Quanti bei consigli per chi viaggia… e quanto si risparmia con l’Early bird! Sì, perché il Last minute non sempre è un affare come vogliono farci credere e se ci si può organizzare per tempo il risparmio è più che garantito. Anche qui i siti e i libri consigliati fanno gola a chi, come me, è curioso e ha desiderio di imparare a viaggiare risparmiando e magari trovando un mezzo di trasporto più sostenibile.

Io apprezzo molto anche la Staycation in qualche periodo e mi è piaciuto lo spazio che gli è stato dedicato con cura.

Poi c’è un breve spazio dedicato a libri, musica e spettacoli con qualche consiglio mai banale e che non fa mai male sentirsi ripetere… specialmente per chi acquista compulsivamente libri: considerare le alternative ogni tanto farebbe respirare il portafogli! Nel complesso un capitolo necessario e che sarebbe bello trovasse posto nella nostra vita con più consistenza.

Flora e Fauna: l’arte del coltivare, la pazienza di aspettare e la bellezza di coglierne i frutti… piccoli consigli per un’attività che non passa mai di moda e che diventa un utile mezzo per risparmiare. Lo si può fare anche in ambiti ristretti come piccoli balconi domestici perché in piccoli vasi si possono piantare erbe aromatiche utili per la cucina di tutti i giorni.

Insomma… per chi ha voglia di entrare nel mondo della Spending Review ci sono molti spunti per approfondire e molti consigli facilmente applicabili anche per chi ha poco tempo. Cosa aspettate a scoprire questo mondo?

Una lettura interessante e una scoperta e riscoperta di uno stile di vita che amo.

Roberta Salis

 

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Finché tutto resta nascosto in un cassetto

Autrice: Olivia Ruiz

Traduttrice: Sara Arena

Edito da Garzanti

Pubblicato nel settembre del 2021

Pag. 176

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

 

Il vecchio comò in legno, con i suoi dieci cassetti colorati, è lì, nel centro della stanza. La donna ne è affascinata da quando era una bambina, ma non ha mai avuto il permesso di toccarlo. Era l’unico segreto di nonna Rita, l’unica cosa che non condividevano. Eppure, ora che l’anziana non c’è più, è lei ad averlo ricevuto in eredità, senza un’apparente spiegazione. Per questo, quando si avvicina alle serrature, sente il coraggio venirle meno, come se qualcosa di speciale stesse per accadere. Ed è così. In ciascun cassetto si cela un oggetto. Un oggetto ordinario che racconta molto più di quello che è. Racconta una storia che le parla della nonna come non l’ha mai conosciuta. Ci sono una medaglietta del battesimo, una chiave, un quaderno di poesie, un atto di nascita, un sacchetto di semi, un foulard azzurro, un biglietto del treno, un barometro e una busta da lettere. Ogni oggetto nasconde una vita intera. Ogni oggetto custodisce un amore profondo, frantumato dalla furia franchista, una donna rimasta sola e incinta che vede la felicità sfuggire sempre più lontano, ma non per questo si arrende. Quella donna era Rita. Solo adesso, lei capisce il vero significato degli insegnamenti della nonna. Solo adesso sa che deve fare in modo che si trasformino in azioni per cambiare la sua vita. Solo adesso decide di avere un suo comò pieno di oggetti importanti, che svelino al mondo la donna che vuole diventare. Perché il monito di Rita abbia un’eco infinita. Ispirandosi in parte alla vita della nonna, Olivia Ruiz ha scritto un romanzo per chi crede che ci sia sempre tempo per dare un passo nuovo all’esistenza, che sono le piccole cose a fare la differenza, che bisogna ridare il giusto valore a ciò che ci circonda.

 

 

RECENSIONE

Ispirato ad una storia vera…

Carissimi Amanti dei libri,

oggi vi presento il libro di Olivia Ruiz “Finché tutto resta nascosto in un cassetto” che ho letto per la challenge #leviamolapolveredailibri da me ideata!

 

Un inizio abbastanza originale che ha per protagonista un vecchio comò.

In mezzo alla stanza c’è un vecchio comò in legno con dieci cassetti e un biglietto che lo accompagna… È il modo fuori dal comune con cui la nonna lascia il mobile in eredità a sua nipote per svelare tutto ciò che non è facile raccontare della sua famiglia, ci sono verità scomode che fanno parte della loro storia e che spiega attraverso degli oggetti: una medaglietta del battesimo, una chiave, un quaderno di poesie, un atto di nascita, un sacchetto di semi altre cose apparentemente senza significato.

Ma un significato è racchiuso in ogni oggetto…In ciascuno di essi c’è un ricordo, ed attraverso ogni ricordo si narra tutta l’esistenza della donna costellata di tanto amore e di tanto dolore, quasi impossibile misurarne la portata. La nonna è morta da poco e da quei cassetti colorati sarà possibile fare un salto indietro nel tempo che riempirà il cuore con estrema dolcezza…

Rita ha dieci anni quando con le due sorelle deve lasciare la Spagna e non hanno scelta.

Per comprendere meglio la narrazione c’è da tenere conto anche del periodo storico in cui si svolge la vicenda: un periodo difficile a cavallo della Spagna, nel periodo della dittatura di Francisco Franco,  e della Francia dove l’integrazione per gli esodati non fu per niente semplice tanto da far nascere nella protagonista la voglia di perdere il suo accento per apparire, a tutti i costi, una perfetta francese!

Non sarà facile per lei crescere in un clima dove il pregiudizio regna, esclude, isola, fa male. Perché se non è facile sentirsi sradicati dal proprio Paese non lo è nemmeno vedersi additare come persone da evitare…e ricorrere alla menzogna spesso è l’unica via per poter essere accettati, per andare avanti, per sentirsi umani in una società che non lascia spazio allo straniero. Fa soffrire vedere quanti diritti vengano calpestati, quanto la libertà venga ingabbiata…

Non voglio raccontarvi tanto perché rischierei di spoilerare…

Il libro è un romanzo breve in cui è racchiusa tutta una saga familiare, in cui la nonna si racconta alla sua nipotina, dove molte vite si intersecano, dove sono soprattutto le storie al femminile a scorrere tra le pagine, tutto è collegato in un intreccio che dà vita ad un mosaico che appassiona e fa riflettere, commuove e ci spinge a comprendere il valore delle piccole cose…

Ogni decisione, anche la più piccola, ha una conseguenza che traccia il percorso di ogni vita narrata… ogni donna è unica a modo suo, con le loro scelte, i loro sbagli, con la loro voglia di migliorarsi e di rendere migliore la vita che vivevano. Sono donne forti e determinate, donne che non si sono lasciate spezzare dalle avversità.

Un libro che tocca temi delicati e importanti, temi che trovo ancora molto attuali: le gravidanze fuori dal matrimonio (da noi, ancora oggi destano scandalo in alcuni contesti! Già… ancora oggi…) oppure l’essere stranieri in un Paese che non ama gli stranieri (anche qui credo che ci sia tutto molto familiare, purtroppo!) e che qualunque sforzo facciano per integrarsi saranno sempre visti solo come ‘stranieri’, le alleanze femminili, quelle vere.

Se nel prologo ho fatto un po’ fatica a comprendere di cosa si stesse parlando… nello sviluppo della narrazione sono rimasta piacevolmente colpita da queste pagine che invitano al cambiamento, al cercare di cambiare il proprio percorso, al non arrendersi. Perché ogni momento può essere un momento favorevole per cambiare ciò che non ci piace della vita e perché possiamo sempre imparare ad amare le piccole cose che di essa fanno parte.

Una lettura che mi ha colpito piacevolmente, che ho terminato con un sorriso e un pizzico di commozione… mi piacciono i libri al femminile e che parlano di scelte di vita, li trovo sempre motivanti.

Roberta Salis

 

 

 

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Jane Eyre

Autrice: Charlotte Brontë

Traduttore: Luca Lamberti

Edito da Einaudi

Pubblicato nel 2017

Pag. 564

 

 

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

La storia romantica e passionale di Jane, una povera orfanella che, dopo anni di stenti e di solitudine, viene assunta come governante in casa Rochester. Il cinico padrone finisce per innamorarsi di lei ma quando il matrimonio sta per essere celebrato, una scoperta viene a sconvolgere la vita della fanciulla: la moglie di Rochester, creduta morta, è ancora in vita, prigioniera della pazzia. Un romanzo, velatamente autobiografico, che ha scandalizzato l’Inghilterra vittoriana.

 

 

RECENSIONE

Quanta forza d’animo piccola grande Jane Eyre…

 

Carissimi Amanti dei libri,

oggi vi presento un classico letto con il GdL #classicsinfriendship che ho divorato, che mi ha colpito, edificato e commosso. Eh sì, “Jane Eyre” di Charlotte Brontë è uno di quei libri che credo sia difficile non amare, un libro che inizi e che non vorresti smettere di leggere, io l’ho trovato irresistibile dall’inizio alla fine!

Se poi volete che vi dica tutta la verità… mi sono ritrovata a leggere e sognare come non facevo da tanto tempo perché ci sono pagine che ti prendono per mano e ti portano con loro a vivere la narrazione come se ne fossi protagonista.

Scusate la digressione, torno a parlarvi del libro…

Jane Eyre è un’orfana di entrambi i genitori che sin da piccola dimostra un carattere forte, uno spirito corretto e irreprensibile davanti alle ingiustizie che subisce, prima, presso la casa della zia dove viene trattata come un peso, sbeffeggiata e accusata ingiustamente dai cugini e giudicata come se non avesse diritto di esistere, come se nessuno avesse a cuore la sua vita. La zia, la signora Reed, una donna indifferente e fredda non si cura delle necessità di Jane, in fondo tenerla in casa è solo un favore che fa al defunto marito, Mr. Reed, zio materno di Jane, una promessa strappata sul letto di morte dell’uomo.

Quando si presenta l’occasione di disfarsi di Jane, la zia coglie l’occasione al volo e la manda in una scuola di carità lontana, a Lowood, da tutto e tutti dove le orfane imparano a lavorare, a fare sacrifici e a sopportare tante umiliazioni… spesso più severe del necessario. Naturalmente, prima che Jane lasci la casa dei Reed, la zia fa una presentazione malevola della ragazzina al rettore della scuola: la ciliegina sulla torta.

Nella scuola, Jane fa amicizia con alcune ragazze anche se non mancheranno gli avvenimenti dolorosi che la metteranno alla prova, ma dopo gli studi diviene all’interno della scuola un’insegnante stimata e benvoluta da tutti, una donna che con le proprie forze inizia il suo riscatto personale, coltiva molti interessi e si rende economicamente indipendente!

Decide, dunque, di fare un passo in più nel suo cammino, lascia Lowood. Trova lavoro a Thornfield Hall la dimora della famiglia Rochester, una famiglia nobile dove non mancano gli intrighi familiari come in tutte le famiglie. Diventa l’istitutrice della piccola Adele, la figlia del sig, Rochester, avuta dall’amore appassionato vissuto con una ballerina francese, che necessita di educazione, istruzione e di imparare l’inglese visto che Adele parla solo in francese e nemmeno la signora Alice Fairfax, la vecchia governante di Rochester, la capisce se non c’è un intermediario!

La vita scorre tranquilla per Jane fino all’arrivo del padrone di casa che sconvolgerà per sempre la vita della giovane donna… Se il loro non è un colpo di fulmine non saprei come altro definirlo!

Ma quell’amore che il lettore si trova a vivere da spettatore e che attraverserà numerose prove gli rapirà il cuore…

Jane è poco più di una ragazzina, forse inesperta in tanti ambiti della vita ma con una spiccata intelligenza, determinata quanto basta, onesta e diretta… che, per la prima volta, sente battere il cuore!

Edward Fairfax Rochester è un uomo maturo con tanta esperienza nella vita, un uomo che ha vissuto varie passioni e che si mostra deciso, a tratti impassibile e misterioso… un uomo che saggia il carattere della piccola Jane, un uomo che prima annuncia il matrimonio con una donna bella e interessata al suo patrimonio più che a lui, Blanche Ingram, ma che con la stessa velocità di un annuncio svilisce. Sarà un matrimonio che non avverrà mai… perché Rochester è innegabilmente ‘legato’ alla piccola Jane ed è lei che vuole sposare…

Se credete che l’amore trionferà con la stessa velocità con cui scocca la sua scintilla vi sbagliate!

Segreti che sconvolgono, verità che struggono il cuore, rivelazioni che commuovono, rapporti che nascono e che diventano saldi e ancora… mille ostacoli saranno quelli che Jane dovrà superare per trovare la felicità. Ma quanta commozione alla fine, se ci penso ancora mi scendono le lacrime!

Non voglio raccontarvi troppo, ma le premesse per una lettura che non dimenticherete ci sono tutte…

Che dire? Jane Eyre mi ha stregato, questo libro fa innamorare della vita, sperare nell’impossibile, abbracciare l’amore e coltiva la certezza che le cose possano sempre cambiare.

Jane? Adorabile! Ho ammirato la sua forza, la sua onestà e il suo coraggio di essere controcorrente per quel tempo. Una donna esempio, una donna fragile ma talmente determinata da vedere quanto la vita ami una persona come lei che non rinuncia al bene, al senso di giustizia che la abita nel profondo.

E come non amare la storia con Rochester?

Mi sono emozionata pagina dopo pagina, mi sono innamorata di questa storia e di questa coppia che si è insinuata nel mio cuore con tutta la loro umanità e la loro forza.

Un libro bellissimo e da rileggere, ancora e ancora!

Roberta Salis

 

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La signora Bovary

Autore: Gustave Flaubert

Traduttrice: Natalia Ginzburg

Edito da Einaudi

Collana: ET Classici

Pubblicato nel giugno 2015

Pag. 393

 

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

Charles Bovary, un modesto medico di campagna, sposa in seconde nozze Emma Rouault. Emma, sognatrice e romantica, è presto delusa dalla mediocrità del marito e dalla sua vita in provincia. Bovary, per distrarla, si trasferisce a Yonville dove Emma è corteggiata da un giovane, Léon, che però non le confessa il suo amore e parte per Parigi. Emma diventa l’amante di Rodolphe, un dongiovanni di provincia, da cui però è abbandonata. La donna, sconvolta, cerca in ogni modo di stordirsi. A Rouen ritrova Léon, ma ben presto stanca anche lui. Inizia così la degradazione di Emma: si indebita con un usuraio, all’insaputa del marito, e non sa come pagarlo. Chiede aiuto a Léon e a Rodolphe poi, disperata, si uccide. Bovary si lascia lentamente morire.

 

 

RECENSIONE

Carissimi Amanti dei libri,

a proposito di classici… con il GdL #classicsinfriendship qualche tempo fa abbiamo letto “La signora Bovary” di Gustave Flaubert. Eh, lo so, la traduzione del titolo non piace molto neanche a me! Per me resta Madame Bovary…

Il romanzo è ambientato in Francia nel XIX secolo, ma all’inizio del romanzo la protagonista non compare, ci viene invece presentato un giovanissimo Charles Bovary, ai tempi della scuola, come uno scolaro buffo e che subisce le prese in giro dei compagni e del professore (Dunque, il bullismo esiste da sempre? Credo proprio di sì!) per il suo pronunciare il suo nome in un modo goffo e incomprensibile. Ci vengono mostrate le sue umili origini e la forte ambizione della madre che spinge il figlio a diventare medico superando se stesso per laurearsi prima di tutti. Non solo… appena laureato la madre gli trova lavoro e anche una donna più grande di lui con cui sposarsi. La moglie di Charles però, muore presto. Charles, rimasto vedovo, posa il suo sguardo su una giovane contadina dal portamento elegante e delicato, Emma, figlia del signor Roualt, un paziente che ha curato.

Anche per Emma, Flaubert, traccerà un quadro accurato per farcela conoscere e poi la narrazione prende il via concentrandosi soprattutto su Emma.

Spicca sin da subito quanto Charles ed Emma siano diversi: per carattere, per età, per interessi. Mentre Charles appare un uomo buono ma senza carattere, privo di iniziativa, poco ambizioso e incapace di prendere posizione, tanto da farsi andare bene tutto ciò che dice la madre e poi Emma… Un uomo succube della madre che spesso ascolta più della sua sposa! Non è semplice invece delineare il profilo di Emma. Un profilo complesso e che si presta a tante, tantissime interpretazioni, a seconda dell’aspetto che si prenda in considerazione.

Emma appare come una donna in cui vivono mille contraddizioni e… tutto fa pensare che sia una donna dalle facili passioni, annoiata, insoddisfatta, sembra quasi apatica in certi frangenti. Ama lo sfarzo, si lascia conquistare dal bello. Altre volte sembra profondamente ingenua, come se nella realtà potesse vivere le passioni travolgenti che ama nelle sue letture. Si comporta come se della figlia non le importasse nulla, la respinge. Vuole essere amata e si lascia andare ai piaceri della carne, eppure nemmeno questo la rende contenta e soddisfatta della vita, è una donna senza pace, sempre alla disperata ricerca di qualcosa che sazi la sua anima e colmi la sua vita mediocre, una vita  molto diversa dai romanzi su cui è cresciuta e che l’hanno fatta sognare.

Emma: o la si ama o la sia odia se si è estremisti, ma personalmente mi colloco tra coloro che cerca di comprendere il miscuglio di vite, di sentimenti, di ricerca che affollano l’anima di Emma. Non riesco a giudicarla anche se abbracciare totalmente il suo personaggio non è facile!

Emma che, evidentemente, non ama Charles…

Emma che si concede passioni frivole…

Emma che si circonda di persone che le rubano la vita… persone senza scrupoli che si approfitteranno di lei in ogni modo…

Emma che ti fa provare immensa compassione e che vorresti salvare da se stessa…

Emma che, se non presti attenzione, ti trascina con sé…

Emma che si crea lo spazio dove sprofondare per non rialzarsi più…

Colpisce quel malessere psicologico della protagonista che quasi crea una sensazione di pesantezza e di nausea, quel suo modo di vivere in balia di tutto e di tutti… l’attaccamento alle cose e la morbosa ricerca di un alito di vita che no, non trova… nessuno capirà Emma!

E spende, spende, spende tutto, si indebita, non è più padrona di sé. Chi le vende beni di lusso se ne approfitta fino a sfibrarne ogni moto di vita. Nessuno la sostiene nel risollevarsi dai debiti ed Emma fa la scelta più crudele che esista.

La stessa che sceglierà anche Charles.

Perché la verità spesso ci viene sbattuta in faccia quando meno ce l’aspettiamo, così è stato per Charles…

Ed il cuore crolla ammutolito.

Non ci sono parole alla fine di tutto. Io non le ho trovate e non le trovo nemmeno oggi. Sgomento. Vuoto. Si resta in sospeso…

La narrazione parte lenta ma acquista tono man mano che si va avanti tanto che si resta piacevolmente ‘incastrati’ tra le pagine per comprendere come va a finire…

Ho apprezzato la scrittura di Flaubert, qualche parte l’ho trovata un po’ prolissa ma sono felice di essermi addentrata nella storia di Emma che mi ha ricordato quanto in lei siano presenti i vissuti di molte donne, quanto la sua vicenda sia attuale e quanto questo libro vada letto senza giudicare… così come dovremmo fare nella vita: ripeto, non giudicare!

Roberta Salis

 

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La formula dell’amore

Autore: Alessandro Crescenzio

Edito da Mondadori

Pubblicato nel novembre del 2022

Pag. 320

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

È possibile valutare in modo rigoroso lo stato di salute di un amore? Alessandro Crescenzio, psicologo specializzato in terapia di coppia, risponde di sì. Basta analizzare tutti gli elementi che lo compongono come variabili matematiche e si ottiene un indicatore di quanto la propria relazione sia matura e predisposta a durare nel tempo.

Si parte dai fattori personali, come l’attaccamento ai genitori, il grado di romanticismo o il livello di autostima, per poi analizzare i fattori di coppia, quali l’affinità, la sessualità e l’indipendenza. Accostando la teoria psicologica alle esemplificazioni di casi reali, Crescenzio offre uno strumento unico per valutare i tasselli che costituiscono l’ossatura della propria relazione. Alla fine della lettura avremo acquisito tutti gli elementi per riconoscere la manipolazione emotiva operata da un narcisista, per comprendere il nostro grado di indipendenza affettiva, per capire se abbiamo idealizzato il partner o se siamo capaci di affrontare la solitudine. Ma soprattutto avremo acquisito strumenti pratici per migliorare il rapporto che abbiamo con noi stessi, che è la base per costruire una sana storia d’amore. Una relazione è in continua evoluzione, perché i rapporti fra le persone sono influenzati dall’ambiente e dai cambiamenti dei due partner. L’autore parla di «entropsia», un termine mutuato dalla fisica, per indicare la possibilità di ricostruirsi anche dopo un periodo difficile, una rottura o una crisi e, soprattutto, l’opportunità di ottenere un equilibrio migliore e più saldo grazie alla consapevolezza maturata attraverso le esperienze negative. Per illustrarlo meglio ci racconta la storia di Anna, un’inguaribile romantica che passerà da un rapporto difficile a una storia d’amore felice grazie a una serie di preziosi insegnamenti. Come Anna, ognuno di noi può costruire una relazione solida e duratura. Perché più importante di quanto amiamo e veniamo amati, è come lo facciamo. La formula dell’amore ci aiuta a capirlo.

 

RECENSIONE

Esiste una formula dell’amore?

Una formula che ci indichi quanto è sano un rapporto di coppia? Scopriamolo!

 

Carissimi Amanti dei libri,

oggi facciamo un viaggio nel mondo della psicologia, nelle relazioni di coppia e prima ancora nella relazione con noi stessi… eh già, sembra strano ma prima dell’essere partner in una coppia siamo singoli con ferite o punti di forza che possono incidere nelle relazioni.

L’autore e psicologo, Alessandro Crescenzio ci aiuta ad entrare in questo mondo non semplice, anzi, estremamente complesso e lo fa attraverso la sua esperienza, come professionista della terapia di coppia ma anche come persona che si mette in gioco, con il libro “La formula dell’amore – Un percorso verso una relazione più felice e appagante”.

Esiste, dunque, una formula dell’amore? Ebbene, sì!

Infatti in ogni capitolo sono presenti dei test che ci aiutano ad avere un indicatore di solidità di una relazione e dunque della sua durata del tempo… Sono dei test a cui rispondere personalmente e con sincerità! Test tutt’altro che banali e che spinge a scavare in noi stessi per rispondere con consapevolezza.

Lo scopo del testo è quello di fare un percorso, prima di tutto personale per giungere ad una relazione di coppia serena, sana e che faccia stare bene… Impossibile? Assolutamente no, se ci si mette seriamente in gioco. Ci sono dei passi che possiamo compiere singolarmente ma anche con l’aiuto di un professionista del settore… perché lasciarsi aiutare non significa essere deboli ma avere a cuore la propria vita e la possibilità di migliorare la propria capacità relazionale. Attraverso queste pagine possiamo scoprire le caratteristiche di una relazione sana, le caratteristiche dannose in una relazione come il narcisismo e gli atteggiamenti tossici, ma anche la frequente idealizzazione dei rapporti in cui ci aspettiamo di incontrare il principe azzurro che ci salvi da noi stessi!

I test sono sempre il punto di partenza per approfondire un tema particolare legato all’amore che in seguito viene spiegato in un buon equilibrio tra scientificità e termini psicologici che permettono una lettura agevole anche e soprattutto per i ‘non addetti ai lavori’! Non mancano gli esempi di casi reali che arricchiscono il testo rendendolo “incarnato” nella realtà. I temi trattati sono vari e, direi, di fondamentale importanza, forse perché, a volte, risultano ‘scomodi’, ci costringono a fare i conti con ciò che realmente siamo e che mettiamo in campo nel nostro vissuto personale e nel rapporto di coppia: l’idealizzazione del partner, l’autostima, la sessualità, l’indipendenza o la dipendenza affettiva.

Interessante il capitolo dedicato all’entropsia… mai sentito? Anche per me è un termine nuovo e ho appreso con piacere come l’autore riesca a trasferirlo dalla fisica alla psicologia per indicare la capacità umana di ricostruirsi dopo un periodo difficile e soprattutto sfruttando proprio quelle esperienze che ci hanno ‘spezzato’.

Questo libro è un viaggio. Un viaggio che ho vissuto intensamente ed in cui per prima mi sono fatta interrogare da queste pagine, ma è un viaggio che consiglio di cuore a ciascuno di voi… un’occasione per capirsi, per indagare a fondo nel nostro vissuto e per trovare uno strumento capace di riportarci alla consapevolezza che l’amore non ha mai fine!

Sono grata per avere vissuto tra queste pagine, lette al momento giusto! Ho avuto la possibilità di guardarmi dentro con profondità e di prendere consapevolezza di ciò che posso e devo migliorare per me stessa per potermi donare con più equilibrio in coppia e… ora passerò il libro al mio sposo perché questo libro diventi uno strumento di crescita per entrambi: anche questo è amore!

Grazie Alessandro Crescenzio e Mondadori per la copia del libro.

Roberta Salis

 

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Il fantasma di Canterville

Autore: Oscar Wilde

Traduttrice: Albertine Cerruti

Edito da Garzanti

Pubblicato nell’ottobre del 2020

Pag. 80

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

Nelle sale di un antico castello, situato nei pressi della cittadina inglese di Ascot, da secoli si aggira un fantasma. È lo spettro sir Simon, un vecchio signore con gli occhi rossi come carboni ardenti, lunghi boccoli grigi e pesanti ceppi ai polsi e alle caviglie. Eppure sir Simon non fa paura. Al contrario, è preso di mira dai figli degli Otis – l’«orribile, volgare e disonesta famiglia» che abita il castello – e cade spesso vittima dei loro scherzi. Ad avere pietà di lui sarà solo Virginia, la sorella tanto «buona e gentile» dei giovani aguzzini, l’unica in grado di trovare nel singolare inquilino un confidente e un amico. Pubblicato per la prima volta nel 1887, Il fantasma di Canterville è il più celebre racconto di Oscar Wilde.

 

 

RECENSIONE

Chi l’ha detto che i fantasmi fanno sempre paura? Non conosci sir Simon?

 

Carissimi Amanti dei libri,

è sempre bello leggere i classici e scoprire o riscoprire, come nel mio caso, capolavori che restano indelebili nel tempo… Oggi vi propongo “Il fantasma di Canterville” del grande Oscar Wilde.

Un libro breve, questa edizione della Garzanti ha meno di 80 pagine e sarà impossibile iniziarlo e non finirlo, la curiosità e il ritmo incalzante motivano chi legge… Ah, se vi aspettate un horror o un libro macabro, vi dovrete ricredere!

Il libro fu scritto nel 1887 e narra dell’acquisto da parte di un politico americano, Hiram Otis, della tenuta di Canterville in cui si vuole trasferire con tutta la famiglia. Nonostante gli vengano narrate dettagliatamente le numerose sventure accadute a chi si è imbattuto nel fantasma che terrorizza l’imponente immobile, Hiram Otis decide che non sarà un fantasma a distoglierlo dal suo acquisto! Nemmeno il fatto che qualcuno sia impazzito per la paura del fantasma gli fa dubitare che quel posto sarà suo…

D’altra parte loro sono una famiglia americana che poco si fa spaventare dai racconti macabri, sono abituati a ben altro, vivono nel denaro, nel progresso, immersi completamente nella realtà che non lascia spazio alle leggende…

Sin dal momento del trasferimento della famiglia Otis, il fantasma dell’antico padrone di casa si metterà all’opera per dare il meglio di sé… al suo attivo vanta numerosi trucchi e travestimenti per far morire dalla paura chiunque ma, non otterrà l’effetto sperato! Viene trattato come una persona qualunque, quasi come un membro della famiglia…

Anzi, vi dirò di più, tutti sembrano divertiti dalla sua presenza e dalle sue gag…

Soprattutto i piccoli della famiglia, i due gemelli si divertiranno a prendere in giro il fantasma, a tendergli tranelli e a umiliarlo in ogni modo… spesso subisce i loro agguati e le loro cuscinate.

Insomma più che fa paura, sir Simon, suscita ilarità a chiunque lo incontri per casa!

E se pensate che un fantasma non possa scoraggiarsi, anche qui dovrete ricredervi…

Solo la figlia, Virginia, sarà talmente sensibile, attenta all’ascolto della sua storia, buona da dedicare tempo al fantasma e si offrirà di aiutarlo a trovare la pace che merita.

Un libro che regala umorismo, ma anche uno spaccato dell’epoca vittoriana e dei suoi costumi. Impossibile non amarlo!

Impossibile non sorridere e non amare sir Simon…

Roberta Salis

 

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