La signora delle camelie

Autore: Alexandre Dumas (figlio)

Traduttore: Francesco Pastonchi

Edito da Mondadori

Collana: Oscar classici

Pubblicato nel luglio 2017

Pag. 224

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

 

 

L’amore profondo e puro di Margherita e di Armando, contrastato in nome delle buone regole piccolo-borghesi anche quando la “peccatrice” si redime, l’abnegazione e il sacrificio incompreso di costei, la nobiltà d’animo che pervade le ultime pagine del suo diario, elevandola sopra lo stesso mondo che aveva puntato contro di lei l’indice accusatore, ci fanno dimenticare carrozze e cavalli e vivono in quanto sentimenti umani e perpetuabili. Introduzione di Giovanni Bogliolo.

 

 

RECENSIONE

 

Carissimi Amanti dei libri,

oggi vi propongo un classico che ho letto insieme al gdl #classicsinfriendship

Mi è piaciuto lo stile della scrittura e la storia narrata, mi dispiace di non averlo preso in considerazione prima, leggerlo insieme alle ragazze del gruppo e confrontarci è stato costruttivo e stimolante!

Si tratta de “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas, figlio.

Il romanzo è ambientato in Francia nella prima metà dell’Ottocento ed ogni descrizione è meravigliosamente in linea con questo periodo storico.

 

Nell’inizio abbiamo un uomo, il narratore, che si reca presso la casa di una giovane cortigiana defunta poiché tutti i suoi averi saranno messi all’asta. Prima che ci sia l’asta chiunque può prendere visione di quanto è presente nella casa e scegliere in anticipo ciò che gli/le interessa.

La sua scelta cade su un libro che recava sulle prime pagine una scritta: “Manon a Marguerite, Umiltà” e la firma di Armand Duval… e sarà proprio colui che aveva firmato il libro a contattarlo e a raccontargli la storia di Margherita, una storia triste, la storia di un amore travagliato che si rivelò impossibile.

E i protagonisti di questo amore sono proprio la cortigiana Marguerite, donna desiderata da molti uomini, ed il giovane Armand Duval.

Un amore appassionante e coinvolgente che si scontrò con il pensiero del tempo. Le cortigiane non erano ben viste dalla società, erano una figura controversa per il loro ruolo che le differenziava dalle donne che vivevano per il proprio focolare domestico e per la famiglia. Erano giudicate immorali, peccatrici ma dietro queste giovani, spesso, si nascondevano donne a cui la vita non aveva lasciato scelta. Senza possibilità di migliorare la loro condizione di vita in nessun caso e sempre con il dito puntato contro dal giudizio altrui. La vita delle cortigiane che dovevano vivere sfoggiando bellezza e che dovevano essere colte era triste e solitaria nella vita, nonostante fossero spesso accompagnate da uomini, e nella morte. Desolante come scenario.

Marguerite e Armand, così diversi, così innamorati, così disposti ad andare contro tutto e tutti ma… a volte, per amore si rinuncia anche a ciò che di più prezioso si ha… e in silenzio.

Marguerite dovette scegliere e scelse quanto di più nobile esista, chissà se noi avremmo avuto lo stesso coraggio!

A volte poi, la verità arriva quando meno la si aspetta ed è più dura di quanto si pensi.

Meraviglioso. Doloroso. Capace di scuotere l’anima e di commuovere.

Ho amato questo libro, mi sono sentita travolgere dalla passione di Armand per Marguerite e ho sofferto con Marguerite per il suo coraggio, per il suo dolore, per come, troppo presto, si è spenta.

Vorrei potervi raccontare tutto ma… le parole di Dumas sono molto più significative di quanto riuscirei a fare io. Da leggere!

 

Lo stile narrativo è molto scorrevole e si legge con facilità e trasporto. Pur conoscendo il finale in anticipo, la curiosità di conoscere la storia di Marguerite vi farà divorare le pagine.

Ed ora immagino che vi stiate chiedendo cosa significhi il titolo dell’opera… Eh già, perché non è scontato arrivarci ma nella narrazione ci viene spiegato: Marguerite amava questi fiori ed era solita portarne con sé un mazzolino. Le camelie rosse indicavano il suo essere occupata con qualche cliente, mentre le camelie bianche indicavano il suo essere libera da impegni.

Un libro che difficilmente si dimentica.

Roberta Salis

 

 

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