
Autore: George Orwell
Traduttrice: Franca Cavagnoli
Edito da Feltrinelli
Pubblicato nel gennaio del 2021
Pag. 144
Genere: Classici/Narrativa
DESCRIZIONE DEL LIBRO
È uno dei romanzi più famosi del Novecento, grande metafora di ogni regime totalitario. Eppure l’ispirazione per quest’opera nacque da un episodio molto concreto: “Un giorno, mentre percorrevo uno stretto sentiero vidi un bambino di forse una decina d’anni che teneva per le briglie un cavallo da tiro enorme, e ogni volta che questo cercava di voltarsi il bambino lo frustava. In quel momento mi ritrovai a pensare che se certi animali avessero coscienza della loro forza, noi non avremmo più alcun potere su di loro, e pensai pure che gli uomini sfruttano gli animali in modo assai simile a quello in cui i ricchi sfruttano il proletariato”. Prende così vita “Fattoria degli animali”, storia di animali che sovvertono l’ordine costituito per instaurare un regime basato sull’uguaglianza e sulla parità di diritti e doveri. Ma la loro utopia egualitaria deraglia rapidamente e, come nella Russia stalinista che Orwell aveva in mente mentre scriveva, ben presto un gruppo – i maiali, guidati da Napoleon e Snowball – prende il sopravvento e si impone sugli altri con una prepotenza che sfocerà presto in brutalità. Una storia che, trasfigurando le vicende dell’Unione Sovietica attraverso la lente della favola, parla al lettore con un’immediatezza capace di toccare il nucleo più prezioso che abita in ciascuno di noi: quello che non esita a insorgere di fronte al sopruso e all’ingiustizia.
RECENSIONE
Carissimi Amanti dei libri,
oggi vi parlo di un libro che mi sono pentita di non aver letto prima. Un libro che ho trovato terribilmente attuale, ironico, interessante e che mi ha lasciato un pizzico di amaro in bocca!
”La Fattoria degli Animali” di George Orwell non è una semplice favola, ma una vera e propria manifestazione di cosa sia il totalitarismo, compressa in un centinaio di pagine.
Questa favola ambientata in una fattoria ed è popolata da tutta una serie di personaggi pelosi e pennuti che, in realtà, riflettono l’uomo in tutti i suoi difetti… che ben conosciamo!
Il libro inizia a suon di pedate nei confronti del contadino Manor e con l’entusiasmo contagioso di chi si appresta a creare una Rivoluzione. Così, grazie alla guida del Vecchio Maggiore, gli animali si uniscono e decidono di far nascere l’Animalismo, un’ideologia che promette giustizia per ogni razza, abbondanza di cibo per tutti e la fine dello sfruttamento.
Orwell cattura in modo magistrale l’euforica coesione sociale che accompagna ogni grande cambiamento politico. Quella scintilla che infonde coraggio negli animi e fa decidere di fare della Rivoluzione il loro credo…
Peccato che l’entusiasmo, senza una vera struttura democratica, sia solo il trampolino di lancio perché il più astuto possa trarne vantaggio…
Come se la storia fosse già scritta da sempre!
Tra tutti gli animali ci sono i maiali che prendono il comando diventando una sorta di élite Intellettuale e fortemente manipolatrice.
Chi dimostra maggiore furbizia, i maiali, decide di autoproclamarsi la classe dirigente per superiorità intellettuale. Così sono proprio loro a riscrivere le regole per tutti a proprio piacimento senza considerare il parere degli altri animali.
I maiali hanno un leader, Napoleon: l’incarnazione del tiranno silenzioso, colui che non convince con l’oratoria ma con la forza bruta che si manifesta attraverso i cani che addestra. Inoltre è un genio di costante manipolazione attraverso il suo fidato collaboratore, un maiale imbonitore, Propaganda.
Il loro motto diventa: “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri”.
Proprio con questo motto si vede chiaramente il cambio di prospettiva che porta al passaggio da un sistema egualitario ad una gerarchia oppressiva, ma mantenendo la facciata di benessere per tutti…
Tra I protagonisti lascia il segno la vicenda di Boxer, il cavallo da tiro. La sua devozione commuove e la sua cecità in ciò che faccio il partito spaventa… rappresenta coloro che lavorano in buona fede, con onestà, con sacrificio ma senza un briciolo di spirito critico.
Viene sfruttato e non se ne accorge.
E scartato senza pietà
Questo fa il potere!
La parte peggiore la si trova verso la fine: maiali e agricoltori a cena, insieme, e gli animali non distinguono più l’uomo dal maiale…
Questo dettaglio fa riflettere e non poco.
Io ho fatto le mie riflessioni ma non voglio condizionare le vostre… per cui vi lascio leggere senza darvi ulteriori dettagli.
Solo una cosa mi sento di dire: questo libro è il perpetuarsi di situazioni che a livello politico hanno segnato la storia e stanno segnando la nostra storia…
E questo mi fa paura.
Mi chiedo se la sete di potere dell’uomo sia insita così tanto in lui da non migliorare nel corso dei decenni…
Bello.
Interessante come pochi.
Un libro che apre gli occhi.
Lo consiglio senza alcun dubbio e, personalmente, lo rileggerò molto spesso!
Roberta Salis

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