Cadavere squisito

Autrice: Agustina Batzerrica

Traduttrice: Francesca Signorello

Edito da Eris edizioni

Pubblicato nell’aprile del 2024

Pag. 250

Genere: Horror – Distopico

DESCRIZIONE DEL LIBRO

Marcos lavora nel mercato della carne da sempre, è un’attività di famiglia. Ma ora le cose sono cambiate, in modo radicale e irreversibile. Un virus ha attaccato gli animali, sia domestici che selvatici, per cui sono stati tutti sistematicamente abbattuti e la loro carne non può assolutamente essere consumata. Ora la carne che tratta è diversa, speciale, perché i governi di tutto il mondo hanno dovuto affrontare la situazione e hanno deciso di rendere legale l’allevamento, la produzione, la macellazione e la lavorazione della carne umana. Marcos si è dovuto adattare, cerca di non pensare a cosa fa per vivere, e fa del suo meglio per stare dietro a fornitori, clienti, ordini e consegne, perché deve pagare la casa di riposo in cui vive suo padre. E ora che sua moglie lo ha lasciato deve pensare a tutto da solo.

RECENSIONE

Quando penso al libro “Cadavere squisito” di Agustina Batzerrica mi viene in mente una sola parola: terribile, peggio di un boccone amaro!

Peggio di qualunque film horror visto fino ad ora…

Eppure, di libri disturbanti ne ho letti parecchi.

Questo però mi ha infastidito molto più di altri e mi ha turbata.

Forse perché, secondo me, ciò che si legge in questo libro accade già. Queste pagine in tutta la loro drammaticità mi sembrano molto vicine alla realtà che stiamo vivendo…

O meglio, è certo che ciò che qui è stato narrato, in passato, è accaduto veramente per motivi di sopravvivenza. Avete mai sentito parlare di cosa accadde dopo l’incidente aereo avvenuto sulle Ande?

Non voglio entrare troppo nei dettagli e/o perdermi nei ricordi di altre letture, scusa se ho divagato…

“Cadavere squisito” è un libro distopico, disturbante, per stomaci forti.

Restare impassibili o indifferenti a queste pagine è impossibile. Ci vuole coraggio.

Ci vuole stomaco e nervi saldi.

E non poco.

Nulla viene censurato o lasciato all’immaginazione.

Vi avviso… è crudo nel linguaggio e nella narrazione.

Non è una lettura che si fa a cuor leggero ma è un libro estremamente significativo per il messaggio che passa tra queste pagine.

Un virus ha colpito tutti gli animali. Il rischio è che il virus salti dagli animali agli uomini e non si può rischiare. Noi con il covid ne sappiamo qualcosa, quante ne abbiamo passate, viste e sentite!

Per la sicurezza dell’umanità gli animali vengono tutti abbattuti. Sia quelli d’allevamento, sia quelli selvatici.

Gli animali vengono sterminati nel giro di poco tempo.

Non ne esistono più.

Nonostante ciò, la richiesta di carne per potersi alimentare non viene meno.

Qui arriva tutta l’assurdità e la crudezza che non si vorrebbe mai ascoltare…

Viene autorizzata la macellazione e il consumo di carne umana.

Sì, carne di donne e uomini.

Vengono creati degli appositi allevamenti dove le persone vengono tosate e a cui vengono strappate le corde vocali per evitare che si lamentino o che urlino mentre vanno al macello.

Il mondo diventa un enorme mattatoio dove c’è addirittura chi si sacrifica volontariamente…

Il protagonista è Marcos che da poco ha perso il figlio e che a causa del grande dolore ha perso anche la moglie, infatti, se n’è andata lasciandolo solo con sé stesso. Solo con il suo lavoro.

Marcos si troverà a vivere un’esperienza che vi lascerà senza parole. A me ha fatto pensare che al peggio non c’è limite…

Crudo da far venire i brividi, con una scrittura che taglia come un bisturi e fa sanguinare il cuore… non c’è spazio per la compassione, per il rimpianto o per farsi venire gli scrupoli e l’effetto a fine lettura e quello di sentire il groppo in gola oltre che un grande senso di vuoto.

Nulla è più umano.

Nessuno è al sicuro.

Eppure ciò che in questo libro è assurdo sembra, per certi versi, riflettere la nostra realtà dove l’empatia scompare giorno dopo giorno e ci trattiamo da “pezzi di carne” sacrificabili… ma lo vedete anche voi come funziona nelle nostre società.

Ho trovato questo libro “da brividi”, disturbante, più volte ho dovuto fare delle pause.

Eppure lo vedo così rassomigliante al nostro mondo attuale.

Il linguaggio duro e senza compassione è lo stesso che ogni giorno usiamo nei confronti degli animali, ma spesso anche nei confronti dei nostri simili: chi si sente superiore, onnipotente o intoccabile vede gli altri come carne da macello, sacrificabile pur di ottenere ciò che vuole. A qualunque costo. Sacrificando chiunque.

A distanza di parecchie settimane dopo avere letto il libro continuo ad avere l’impressione che il nostro mondo sia proprio come ciò che è descritto qui…

I simili che sbranano i simili.

Non ho mai letto nulla di più aberrante sull’essere umano e mi ha fatto pensare che l’uomo in certi contesti sia una grande bestia crudele e incapace di ogni logica. Spietato. Cattivo. Senza cuore.

Sì, questo libro è spiazzante.

Brutale nella sua schiettezza.

Un fulmine a ciel sereno per l’anima di chi è sensibile.

Da leggere assolutamente nonostante la durezza di queste pagine.

Non vi racconto di più, se avete il coraggio… leggetelo!

Il romanzo è una critica feroce contro il capitalismo, un invito ad ascoltare la coscienza, un monito a prestare attenzione alla nostra vita perché se proviamo disgusto nel sentire parlare di macellazione e/o consumo di carne umana, perché non abbiamo la stessa reazione quando si parla di quella degli animali?

La risposta è persona e la riflessione è ben più profonda.

Ciascuno farà la propria. Io continuo a rifletterci e non a cuor leggero.

No, non lo consiglio a tutti… non è una lettura rilassante, anzi. Una cosa è certa, non ti lascerà indifferente e continuerai a pensarci anche dopo molti mesi che lo hai letto!

Roberta Salis


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