Autrice: Olivia Ruiz
Traduttrice: Sara Arena
Edito da Garzanti
Pubblicato nel settembre del 2021
Pag. 176
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Il vecchio comò in legno, con i suoi dieci cassetti colorati, è lì, nel centro della stanza. La donna ne è affascinata da quando era una bambina, ma non ha mai avuto il permesso di toccarlo. Era l’unico segreto di nonna Rita, l’unica cosa che non condividevano. Eppure, ora che l’anziana non c’è più, è lei ad averlo ricevuto in eredità, senza un’apparente spiegazione. Per questo, quando si avvicina alle serrature, sente il coraggio venirle meno, come se qualcosa di speciale stesse per accadere. Ed è così. In ciascun cassetto si cela un oggetto. Un oggetto ordinario che racconta molto più di quello che è. Racconta una storia che le parla della nonna come non l’ha mai conosciuta. Ci sono una medaglietta del battesimo, una chiave, un quaderno di poesie, un atto di nascita, un sacchetto di semi, un foulard azzurro, un biglietto del treno, un barometro e una busta da lettere. Ogni oggetto nasconde una vita intera. Ogni oggetto custodisce un amore profondo, frantumato dalla furia franchista, una donna rimasta sola e incinta che vede la felicità sfuggire sempre più lontano, ma non per questo si arrende. Quella donna era Rita. Solo adesso, lei capisce il vero significato degli insegnamenti della nonna. Solo adesso sa che deve fare in modo che si trasformino in azioni per cambiare la sua vita. Solo adesso decide di avere un suo comò pieno di oggetti importanti, che svelino al mondo la donna che vuole diventare. Perché il monito di Rita abbia un’eco infinita. Ispirandosi in parte alla vita della nonna, Olivia Ruiz ha scritto un romanzo per chi crede che ci sia sempre tempo per dare un passo nuovo all’esistenza, che sono le piccole cose a fare la differenza, che bisogna ridare il giusto valore a ciò che ci circonda.
RECENSIONE
Ispirato ad una storia vera…
Carissimi Amanti dei libri,
oggi vi presento il libro di Olivia Ruiz “Finché tutto resta nascosto in un cassetto” che ho letto per la challenge #leviamolapolveredailibri da me ideata!
Un inizio abbastanza originale che ha per protagonista un vecchio comò.
In mezzo alla stanza c’è un vecchio comò in legno con dieci cassetti e un biglietto che lo accompagna… È il modo fuori dal comune con cui la nonna lascia il mobile in eredità a sua nipote per svelare tutto ciò che non è facile raccontare della sua famiglia, ci sono verità scomode che fanno parte della loro storia e che spiega attraverso degli oggetti: una medaglietta del battesimo, una chiave, un quaderno di poesie, un atto di nascita, un sacchetto di semi altre cose apparentemente senza significato.
Ma un significato è racchiuso in ogni oggetto…In ciascuno di essi c’è un ricordo, ed attraverso ogni ricordo si narra tutta l’esistenza della donna costellata di tanto amore e di tanto dolore, quasi impossibile misurarne la portata. La nonna è morta da poco e da quei cassetti colorati sarà possibile fare un salto indietro nel tempo che riempirà il cuore con estrema dolcezza…
Rita ha dieci anni quando con le due sorelle deve lasciare la Spagna e non hanno scelta.
Per comprendere meglio la narrazione c’è da tenere conto anche del periodo storico in cui si svolge la vicenda: un periodo difficile a cavallo della Spagna, nel periodo della dittatura di Francisco Franco, e della Francia dove l’integrazione per gli esodati non fu per niente semplice tanto da far nascere nella protagonista la voglia di perdere il suo accento per apparire, a tutti i costi, una perfetta francese!
Non sarà facile per lei crescere in un clima dove il pregiudizio regna, esclude, isola, fa male. Perché se non è facile sentirsi sradicati dal proprio Paese non lo è nemmeno vedersi additare come persone da evitare…e ricorrere alla menzogna spesso è l’unica via per poter essere accettati, per andare avanti, per sentirsi umani in una società che non lascia spazio allo straniero. Fa soffrire vedere quanti diritti vengano calpestati, quanto la libertà venga ingabbiata…
Non voglio raccontarvi tanto perché rischierei di spoilerare…
Il libro è un romanzo breve in cui è racchiusa tutta una saga familiare, in cui la nonna si racconta alla sua nipotina, dove molte vite si intersecano, dove sono soprattutto le storie al femminile a scorrere tra le pagine, tutto è collegato in un intreccio che dà vita ad un mosaico che appassiona e fa riflettere, commuove e ci spinge a comprendere il valore delle piccole cose…
Ogni decisione, anche la più piccola, ha una conseguenza che traccia il percorso di ogni vita narrata… ogni donna è unica a modo suo, con le loro scelte, i loro sbagli, con la loro voglia di migliorarsi e di rendere migliore la vita che vivevano. Sono donne forti e determinate, donne che non si sono lasciate spezzare dalle avversità.
Un libro che tocca temi delicati e importanti, temi che trovo ancora molto attuali: le gravidanze fuori dal matrimonio (da noi, ancora oggi destano scandalo in alcuni contesti! Già… ancora oggi…) oppure l’essere stranieri in un Paese che non ama gli stranieri (anche qui credo che ci sia tutto molto familiare, purtroppo!) e che qualunque sforzo facciano per integrarsi saranno sempre visti solo come ‘stranieri’, le alleanze femminili, quelle vere.
Se nel prologo ho fatto un po’ fatica a comprendere di cosa si stesse parlando… nello sviluppo della narrazione sono rimasta piacevolmente colpita da queste pagine che invitano al cambiamento, al cercare di cambiare il proprio percorso, al non arrendersi. Perché ogni momento può essere un momento favorevole per cambiare ciò che non ci piace della vita e perché possiamo sempre imparare ad amare le piccole cose che di essa fanno parte.
Una lettura che mi ha colpito piacevolmente, che ho terminato con un sorriso e un pizzico di commozione… mi piacciono i libri al femminile e che parlano di scelte di vita, li trovo sempre motivanti.
Roberta Salis
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