Autore: James Ellroy
Traduttore: Alfredo Colitto
Edito da Einaudi
Pag. 105
Pubblicato nell’aprile del 2019
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Il 28 agosto 1963, lo stesso giorno in cui Martin Luther King pronuncia il suo discorso più celebre, due giovani donne vengono brutalmente uccise nel loro appartamento di Manhattan, in una New York deserta e spettrale. Il primo sospettato è un ragazzo nero, George Whitmore. La sua colpa? Essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un errore che i poliziotti incaricati dell’indagine non si perdoneranno mai. Il 12 febbraio 1976, Sal Mineo, l’attore che ha fatto da spalla a James Dean in ‘Gioventù bruciata’ e omosessuale dichiarato, viene trovato ucciso a pochi passi da casa. A condurre l’inchiesta è la polizia di Los Angeles. Ma i suoi detective sono più attenti a scavare nel passato dell’attore per tirarne fuori particolari morbosi che a cercare la verità. Del resto, la vita di Mineo aveva dato molto più scandalo della sua morte. Attingendo a materiali d’archivio e rapporti di polizia, James Ellroy ha scritto due reportage che sono un distillato della sua opera, e delle sue ossessioni.
RECENSIONE
Carissimi Amanti dei libri,
oggi vi parlo di un libro che mi ha consigliato un amico, si tratta di “Cronaca nera” di James Ellroy. Questo è il primo libro che leggo di questo autore e mi è piaciuto!
“Cronaca nera” si compone di due parti dedicate alle indagini per due casi di omicidio avvenuti in America negli anni ’60 e ’70 e che mostrano come non sempre la ragione e la ricerca delle prove siano esenti dal pregiudizio e per questo c’è stato chi ha pagato a caro prezzo per colpe che non ha commesso.
Il primo caso avviene nel 1963, proprio il giorno in cui Martin Luther King pronuncia il discorso che lo ha reso celebre e fatto entrare nella storia. Due giovani donne di ventuno e ventitré anni vengono uccise a Manhattan, nel loro appartamento, e i loro corpi martoriati vengono scoperti dalla loro coinquilina.
I nomi delle ragazze sono Janice ed Emily. Le indagini scattarono immediatamente. Amici, amanti con cui ebbero una storia o rifiutati, persone che nutrivano odio verso di loro, vicini di casa… tutti furono interrogati. Nessuno aveva sentito niente…
Possibile che non ci sia stato nessun rumore nella colluttazione? Nessun grido per chiede aiuto?
Poi venne individuato quello che venne ritenuto l’assassino, o forse era l’uomo sbagliato nel posto sbagliato?
Il secondo fatto di cronaca nera narra l’omicidio di Sal Mineo, avvenuto nel 1976, ucciso da una pugnalata al petto. Tutto fa pensare ad una aggressione improvvisa in cui la vittima non ha opposto resistenza. Ha gridato chiedendo aiuto e gli inquilini dei palazzi vicini hanno chiamato l’ambulanza. Qualcuno ha visto un uomo fuggire e udito una macchina che partiva di corsa. Anche nelle indagini di questo omicidio successe un fatto strano… perché i detective che si occuparono del caso erano più interessati alla vita della vittima che nella ricerca del suo assassino?
Una ricostruzione dei fatti che fa nascere tante domande… perché a volte chi deve cercare di fare luce in certi casi sembra poco interessato a mettere in pratica la giustizia?
Sarà che in coloro che devono cercare prove ci sia un marcato pregiudizio che gli fa perdere di vista il proprio dovere?
Consigliato agli appassionati di cronaca nera e a chi ama perdersi in situazioni complesse su cui si desidera fare chiarezza!
Roberta Salis
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