A cura di: Nyogen Senzaki e Paul Reps
Traduttrice: Adriana Motti
Edito da Adelphi
Collana: Piccola Biblioteca Adelphi, 6
Pubblicato nel 1973, 54ª edizione
Pag. 112
Temi: Giappone, Buddismo, Zen
DESCRIZIONE DEL LIBRO
«Lo Zen non è una setta ma un’esperienza». Da questa esperienza, che ha al suo centro la nozione di satori, “illuminazione”, è nata una letteratura immensa, dalle numerose ramificazioni, a partire dal sesto secolo in Cina (sotto il nome di Ch’an) e a partire dal dodicesimo secolo fino ai nostri giorni in Giappone (sotto il nome di Zen). Ciò che in Occidente ha finito per presentarsi spesso come moda banale è dunque una ricchissima tradizione religiosa, senza la quale è impensabile una grande parte della filosofia, della letteratura e dell’arte estremo-orientali. Per avvicinarsi a questo intricato complesso poche introduzioni sono altrettanto giuste nel tono, svelte e amabili come questa raccolta di storie Zen curata da Nyogen Senzaki e Paul Reps. Il lettore vi troverà una scelta dalla “Raccolta di pietre e di sabbia” di Muju, maestro giapponese del tredicesimo secolo, e da altri testi classici Zen, sino alla fine del secolo diciannovesimo. Con sobrietà e grazia Senzaki e Reps hanno saputo presentare in rapidi tratti apologhi capitali o ignoti, intrecciandoli con felice precisione, in modo che il lettore possa entrare in contatto immediato con le grandi questioni (e con le grandi soluzioni) dello Zen, contatto che troverebbe ben più difficilmente affidandosi a ponderosi manuali, contrari già nella loro costruzione allo spirito Zen – per eccellenza imprendibile e paradossale, irridente verso ogni sapienza soddisfatta, spesso nascosto dietro gli schermi del vuoto e del non sapere.
RECENSIONE
Carissimi Amanti dei libri,
ultimamente, sto cercando di scoprire la ricchezza della sapienza orientale che trovo estremamente affascinante e che mi piace approfondire attraverso la lettura. Oggi, dunque, voglio parlarvi dell’ultimo libro che ho letto, ovvero “101 storie zen” a cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps edito da Adelphi.
Vorrei iniziare menzionando una delle storie, per addentrarci in questo piccolo capolavoro:
- Una tazza di tè
Nan-in, un maestro giapponese dell’èra Meiji (1868-1912), ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen.
Nan-in servì il tè. Colmò la tazza del suo ospite e, continuò a versare.
Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a contenersi. <<È ricolma. Non ce n’entra più!>>.
<<Come questa tazza,>> disse Nan-in <<tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?>>. (Tratto dalla pag. 13)
“101 storie zen” è un piccolo libro che si compone di 112 pagine, lo Zen è un’esperienza e non una setta, un’esperienza che trova il centro nell’illuminazione, che prende il nome di “satori”. Se in Occidente viene utilizzata come se fosse una moda banale, in realtà vanta una ricca tradizione e potrebbe essere definito come lo scopo e l’arte che plasma l’Oriente. Senza questa tradizione non si avrebbe la sapienza della filosofia, della letteratura e dell’arte orientale.
Ma, ecco un’altra piccola storia per voi…
- Una scheggia di tempo, una grande gemma
Un signore pregò Takuan, un insegnante di Zen, di suggerirgli come potesse trascorrere il tempo. Le giornate gli sembravano molto lunghe, mentre assolveva le proprie funzioni e se ne stava seduto e impettito a ricevere l’omaggio della gente.
Takuan tracciò otto ideogrammi cinesi e li diede all’uomo:
Non si ripete due volte questo giorno.
Scheggia di tempo grande gemma.
Mai più tornerà questo giorno.
Ogni istante vale una gemma inestimabile. (Tratto da pag. 46-47)
Nel XII secolo, lo Zen, venne portato In Giappone da Bodhidharma e il suo scopo è la ricerca di sé tramite la meditazione, per riscoprire la propria vera natura, attraverso la disciplina e una vita semplice.
Le storie sono brevi, semplici, ricche di sapienza e di insegnamenti che a volte fanno sorridere, a volte fanno riflettere e che lasciano un segno. Le tematiche presenti sono utili per la nostra vita: la pietà, l’amore, il bene e il male, il perdono… sono tanti i temi che questi brevi racconti racchiudono.
- Lo Zen di Buddha
“Io considero la posizione dei re e dei governanti come quella dei granelli di polvere. Osservo tesori di oro e di gemme come se fossero mattoni e ciottoli. Guardo le più belle vesti di seta come cenci strappati. Vedo le miriadi di mondi dell’universo come i piccoli semi di un frutto, e il più grande lago dell’India come una goccia d’olio sul mio piede. Mi accorgo che gli insegnamenti del mondo sono l’illusione di maghi. Distinguo il più elevato concetto di emancipazione come un broccato d’oro in un sogno, e considero il sacro sentiero degli illuminati come fiori che si schiudano ai nostri occhi. Vedo la meditazione come il pilastro di una montagna, il Nirvana come un incubo delle ore diurne. Considero il giudizio del bene e del male come la danza serpentina di un drago, e il sorgere e il tramontare delle credenze come null’altro che le tracce lasciate dalle quattro stagioni”. (tratto da pag. 107)
Un libro consigliato, che dà serenità nel leggerlo e che lascia nella pace dopo letto.
Lasciatevi coccolare da queste storie ricche di sapienza, vi farà sentire come se iniziaste a vivere con una nuova consapevolezza!
Roberta Salis
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