Noah

Autore: Sebastian Fitzek

Traduttore: Enrico Ganni

edito da Einaudi/ Stile libero Big

Pubblicato nel novembre del 2014

Pag. 534

Genere: Thriller

DESCRIZIONE DEL LIBRO

Non sa come si chiama, né da dove viene. Non ha casa, soldi, memoria. Non gli restano che una ferita d’arma da fuoco a una spalla e un nome tatuato sul palmo della mano: Noah. Febbraio, Berlino. Insieme a Oscar, Noah fa la coda fuori da un asilo per senzatetto. Ma non sa se il suo nome sia davvero Noah, né se lui sia davvero un barbone. Sa di parlare tedesco con un accento strano, e che Oscar – senzatetto vero, fissato con la numerologia e le cospirazioni l’ha trovato agonizzante vicino a dei binari. Ma come recuperare la memoria? Come capire chi è e perché qualcuno ha tentato di ucciderlo? Se Noah potesse prevedere il vortice di eventi in cui lo trascinerà la ricerca del passato, forse rimarrebbe in quella coda. Ma l’istinto – il suo istinto di soldato addestrato, forse di killer – lo spinge ad andare avanti; e nella caccia adrenalinica alla verità Noah scoprirà che a rischiare di morire, insieme a lui, sono milioni di persone in tutto il mondo.

RECENSIONE

“Noah fissava lo specchio. Si vedeva piangere senza sentire le lacrime sulla pelle. Si sentiva parlare senza avvertire il movimento delle labbra. Sentiva le parole che diceva, ma non ne capiva il significato. «Non sono un assassino, – urlava a sé stesso. – Sono molto peggio. Non esiste nemmeno la parola per definirmi»”.

(Tratto da pag. 252)

Che sia un’amante delle trame e della scrittura di Sebastian Fitzek non è un mistero, anche se ho deciso di leggere i suoi libri con molta calma e regalandomene uno ogni tanto.

Fitzek riesce sempre ad essere originale. È un genio che sa costruire trame intelligenti e ingarbugliate al punto giusto che ti portano ad un punto di non ritorno… sì, perché una volta che inizi a leggere un suo libro non puoi fermarti e men che meno tornare indietro!

Per me Fitzek è uno dei più grandi scrittori di thriller e riesce sempre a regalarmi ore di profondo piacere, suspense e curiosità… e così è stato anche questa volta.

La trama di “ Noah” sembra qualcosa che abbiamo conosciuto molto da vicino…

Nel mondo inizia a diffondersi una pandemia. Sembra una semplice influenza ma contrarla e non curarla porta alla morte, non lascia scampo. Essere contagiati significa avere i minuti contati…la morte alita sul collo e sussurra la fine.

Siamo nel 2020? No, no, il libro è stato scritto nel 2014 eppure per noi sarà molto familiare il contesto in cui si svolgono alcune scene di questo libro… probabilmente rivivrete l’angoscia e il senso di vuoto che abbiamo realmente sperimentato durante il covid. Io, nelle parti in cui si parla di pandemia, ho sentito un fortissimo senso di turbamento. Lo stesso vissuto ai tempi della pandemia a cui siamo sopravvissuti e non senza traumi.

Leggendo ho pensato che in questo libro Fitzek è stato profetico per molte cose! Mi è sembrato quasi incredibile.

Il libro inizia catapultandoci subito a Berlino in un luogo inaspettato, il sottosuolo.

Troviamo due uomini. Oscar il senzatetto e un uomo senza documenti, senza nome, senza ricordi e solo con qualche flashback a fargli compagnia nel buio della sua esistenza. Su di lui un unico indizio. Un tatuaggio sulla mano: Noah.

Sarà il suo nome?

Come ritrovare sé stesso se non si hanno ricordi della propria vita?

Bel rompicapo. Se almeno sapesse da dove iniziare…

L’unico modo e cercare di scoprire il proprio passato anche se pare che non abbia tanti amici intorno, qualcuno lo cerca per sottrargli qualcosa che possiede ma di cui non ha idea cosa possa essere. Certo è che la ferita alla spalla è reale…

Il nostro uomo senza nome ha un fisico atletico, uno strano tatuaggio sulla mano e si intende di armi da fuoco solo dal suono dei proiettili. Ha delle belle mani che probabilmente non hanno mai svolto lavori pesanti. Quando Oscar lo ha trovato svenuto in mezzo alla strada era vestito con degli abiti di buona marca. Era ferito.

A parte questo non sappiamo altro, ma lo scopriremo presto.

Insieme all’incognita di chi sia il nostro uomo senza nome vige il caos che lo circonda visto che una pandemia minaccia l’umanità e pare non ci sia nessuna cura possibile… o forse sì?

Non posso dirvi troppo. Dei thriller non si può raccontare troppi dettagli…

Una cosa è sicura, questo libro riesce a rubarti il fiato perché l’incubo che si presenterà, pagina dopo pagina, non permetterà nessuna distrazione. È un puzzle da comporre pezzo per pezzo. Suspence assicurata. Infatti, cercare le proprie origini sarà tutt’altro che una passeggiata… Occorrerà guardarsi le spalle e correre contro il tempo, superando ostacoli inaspettati, difendendosi da persone sconosciute e che non hanno certo buone intenzioni!

E no, non pensate solo alle battaglie con gente senza scrupoli…

Il nostro uomo senza nome e senza passato dovrà lottare anche contro sé stesso, dovrà cercare di acchiappare quei flashback sempre più frequenti per ricucire la propria storia. Non sarà facile.

…E la sua storia non è una storia isolata.

La sua vita è legata al destino di milioni di persone innocenti.

Lui è più di un semplice uomo.

Ma le domande restano costanti…

Chi è l’uomo che cerca disperatamente sé stesso attraverso i suoi ricordi e cercando di sfuggire ad una morte certa?

Cosa significa quel nome sulla sua mano?

E quel suo sapersi muovere come un soldato o qualcosa del genere da dove proviene?

Credetemi, sarà una ricerca incredibile e non vi annoierete tra corse a perdifiato, colpi di scena e rivelazioni che fanno di questo thriller una trama perfetta, in stile Fitzek.

Pur allontanandosi dal suo stile di ambientazione Fitzek crea una storia capace di intrattenere e incuriosire con personaggi tutt’altro che banali. Non è il solito thriller ma è un mix brillante che unisce suspence, mistery, azione e quel brivido che ti rapisce e ti fa sentire protagonista della narrazione.

Il raggio d’azione dei personaggi tocca vari luoghi del mondo: Germania, Stati Uniti, Filippine, Italia…

E poi quella pandemia forse non è un caso.

Inizia sempre con il mal gola ma le conseguenze sono disastrose nel giro di poco.

Le reazioni della gente prese dal panico…

Le cospirazioni dietro ai presunti vaccini per curare la malattia…

No, non ti annoierai, credimi!

Ad un certo punto non capirai più da che parte stare, non capirai più chi sono i buoni e i cattivi della storia perché il gioco in cui ti troverai immersa mescolerà continuamente le carte…

Si chiama opportunismo! Lo conosci?

Fitzek sa bene come confonderti e con il suo continuo mescolare i ruoli tra vittime e carnefici riuscirà a farti perdere mille volte, non saprai più a chi o a cosa aggrapparti!

Forse è proprio quello che vuole… farti provare la sensazione di sentirti perso.

Perso come il protagonista.

Assaggerai l’incertezza e la paura di chi ti sta intorno… ma sarà un viaggio letterario che lascerà il segno per la sua capacità di toglierti il fiato e allo stesso tempo di farti riflettere.

Fitzek crea un romanzo che stupisce. E si scopriranno mille cose fino alle ultime pagine dove ti aspetta una postfazione scritta dall’autore… che fa riflettere.

Consigliato!

Roberta Salis

Condividi sui social

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!