Chi ha detto che… ci deve piacere qualunque libro?

Carissimi Amanti dei libri,

eccomi con un altro argomento che ci riguarda e che porta con sé il suo carico di luoghi comuni.

Oggi parliamo di gusti di generi letterari…

Eh sì, perché di libri ne esistono per tutti i gusti e credo sia impossibile non trovare ciò che ci possa accompagnare nella lettura. Ci sono libri per gli amanti degli intramontabili classici, per chi cerca storie al di fuori della realtà e vive di fantasy, per gli amanti delle storie d’amore struggenti e senza fine, per gli estimatori dei versi poetici, per chi ha voglia di mistero e brividi o per chi si diverte a cercare tra le pagine il… presunto assassino!

Non ci sono scuse per leggere o per prendere in mano un libro.

Tuttavia, vi è spesso la diatriba tra gli amanti dei classici e quelli che amano altri generi.

Spesso si considerano i classici come libri di qualità superiore, il “must” del vero lettore, il patrimonio libresco che contribuisce ad acculturare una persona… e non posso che concordare su questo parere da amante della cultura e da persona che desidera migliorare anche da questo punto di vista, ma…

Ma chi l’ha detto che chi legge lo fa solo per accrescere la propria cultura?

E chi l’ha detto che una persona non possa farsi una propria cultura basata su altri generi?

In fondo, non diciamo sempre che leggere deve essere un piacere?

Non si può provare piacere leggendo un fantasy o un thriller, senza per questo considerare i classici letture “passate”?

Possiamo non giudicarci per i libri che scegliamo?

Scusate per le tante domande che pongo, ma questo post mira alla riflessione e sarei felice di farlo insieme a voi, per chi ha voglia di arrivare fino alla fine!

Roberta Salis

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