Chouette

Autrice: Claire Oshetsky

Traduttrice: Thais Siciliano

Edito da Cencellada

Pubblicato nel marzo del 2024

Pag. 235

Genere: Narrativa contemporanea

DESCRIZIONE DEL LIBRO

Dopo aver sognato di fare teneramente l’amore con un gufo ed essersi trovata addosso segni di artigli la mattina dopo, Tiny scopre di essere incinta. Da quel momento sente un forte legame con il suo cucciolo e istintivamente sa che sarà diverso. Alla nascita di Chouette, con una forma strana e una prognosi secondo la quale non potrà mai avere una vita normale, la famiglia è devastata. Tranne la madre, Tiny, che la accoglie incondizionatamente e difende e protegge l’essenza della sua creatura.

RECENSIONE

«“Mi dispiace. Davvero. Oh, Dio. Certo che hai paura. Certo che sei piena di dubbi. C’è una personcina nuova che ti cresce dentro. Abbiamo fatto il grande salto. Non siamo mai stati genitori e non sappiamo cosa aspettarci. È normale essere spaventati”.

“Ascoltami” dico.

“La vita a volte fa paura. Lo capisco. Davvero. Ti ascolto. Ti amo”.

“È un errore. Non è nemmeno tuo. La sua altra-madre è un gufo”.

Mio marito, che odia qualsiasi cosa non riesca a risolvere in un attimo, e che fino a poco fa mescolava con calma le carte sul tavolo della nostra cucina, lancia il mazzo intero dall’altra parte della stanza. Le carte vanno a sbattere contro il muro ed esplodono tutto intorno, sparpagliandosi sui ripiani, sul pavimento e nel lavandino, dove i piatti sono immersi in un’acqua biliosa.

Mio marito si alza e se ne va.

Il gioco è finito.» (Tratto da pag. 18-19)

Carissimi Amanti dei libri,

il libro che vi presento oggi è assurdo!

Ovviamente, “assurdo” lo intendo con un’accezione positiva…

Perché assurdo? Perché non mi sarei mai aspettata un libro così originale, fuori dagli schemi e lontano dai tanti stereotipi sulla maternità.

“Chouette” di Claire Oshetsky edito da Cencellada è un libro capace di farvi sperimentare sentimenti contrastanti perché contrastanti sono anche le parole che si susseguono pagina dopo pagina, ma una cosa è certa… non si riesce a smettere di leggere.

Chouette cattura l’attenzione anche se in un primo momento la sensazione è quella di sentirsi nel libro sbagliato, nel momento sbagliato, in una storia fuori da qualunque logica, ma è una sensazione passeggera perché l’autrice riesce a coinvolgere e far percepire con tutti i sensi il romanzo e i suoi graffi tanto che alla fine si vuole sapere a tutti i costi dove voglia portarci, quale sia il messaggio…

Difficile descrivere “Chouette”, credo sia più come vivere un’esperienza dove le atmosfere cambiano continuamente… da nitide diventano oscure, grottesche, fuori da ogni logica. Ci si sente persi, come se si assistesse impotenti ad una storia che non sai mai se sia finzione o realtà. Poi tutto diventa chiaro…

Una giovane coppia riceve la notizia più bella di sempre: diventare genitori!

Certo, le cose cambieranno, gli equilibri andranno adattati e la vita presenterà nuove sfide ai neo genitori… ma cosa succede se il futuro nascituro non è proprio come lo si è sempre sognato?

La voce narrante è quella della madre, Tiny, una violoncellista che per amore della sua bambina-gufo lascia tutto, sì, anche la musica il suo amore grande… La sua bambina, Chouette, non è una bambina come le altre e come madre non può lasciarla sola. Chouette è diversa. Chouette fa accrescere, giorno dopo giorno, la tenerezza nella madre ma al padre genera repulsione. In tutti genera rifiuto, ribrezzo. Tiny resta sola. Isolata. Sì, viene esclusa dalla famiglia del marito.

Tiny è pazza. Tiny è malata. Tiny è meglio che non partecipi alle riunioni di famiglia.

Tiny accetta tutto. Tiny ha la sua Chouette e il loro legame è così forte e profondo che nessuno le potrà mai separare.

Chouette è un libro profondamente umano. Grottesco e commovente, oscuro e chiaro come il sole, poetico e appassionato dove la maternità è trattata in un modo che non avevo mai trovato in nessun libro.

L’autrice è schietta e profondamente vera in ciò che descrive attraverso la storia di Chouette.

Con una modalità surreale e al limite dell’impossibile Claire Oshetsky esplora l’ambito della maternità nelle sue luci e soprattutto nelle sue ombre, parla di trasformazione del corpo e della psiche, è attenta al tema della salute mentale, tocca l’ambito della diversità e ne esplora gli aspetti più oscuri.

Si fa portavoce attraverso questo potente romanzo di una denuncia non troppo velata alla società per come lascia soli coloro che affrontano il dover crescere figli considerati non aderenti ai canoni della società. Spesso le famiglie con figli disabili fisicamente o psichicamente vengono tagliate fuori da qualunque forma di socialità e di aiuto o supporto. Il peggio è che il peso maggiore grava soprattutto sulle spalle della donna.

Mi ha stupito, coinvolto e sconvolto. Chouette è un libro forte, lacerante, doloroso e commovente…

Questo è un libro che lascia il segno, uno di quei libri da leggere e rileggere con la certezza che tra le righe si coglierà sempre qualche sfumatura che può sfuggire con una singola lettura.

Mi ha fatto sentire spiazzata, disarmata, persa… ma per me è davvero una bella lettura, un modo diverso di parlare di temi delicati e con un modo un po’ dark in certi passaggi, libro bello e potente nel suo modo di esprimersi lontano da ogni canone letterario!

Roberta Salis

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