Carissima Anima Amica…
Scarpette rosse, post commoventi, parole di denuncia, tutte per una e una per tutte il 25 novembre… e ora?
Cosa si fa dopo il 25 novembre per fermare la violenza di genere? Forse molti hanno già messo da parte il problema e lo tireranno fuori il prossimo anno. Io no, oggi voglio regalarti qualche suggerimento per non abbassare la guardia: perché è un problema che ci riguarda tutti, nessuno escluso.
- Informati… leggi i quotidiani, ascolta le notizie, prendi coscienza di quanto spesso se ne parli anche se non sempre si tutela la vittima. Facci caso!
- Ascolta i discorsi della gente… Quante volte si giudica una donna per come è vestita invece di considerare il lavoro che svolge o il ruolo che occupa all’interno della società? Ti sei mai chiesta perché ad un uomo viene perdonato tutto e la donna invece, in qualunque caso, è una put*ana? Perché una donna deve cambiare modo di vestire e un uomo non può imparare a stare al suo posto e a non fare commenti non richiesti?
- Prima di parlare, pensa… Le parole non sono mai neutre, creano o distruggono, le parole sono spesso veicolo di violenza di genere e di violenza nel senso più ampio. Abbi cura di ciò che dici! Anche le parolacce che si dicono, spesso hanno come soggetto la donna, ci hai mai pensato?
- Sai che la violenza verbale, quasi sempre è solo il primo passo nella violenza di genere… Dalle parole alle mani, spesso il passo è breve.
Quali altre strategie potremmo mettere in pratica nel quotidiano per non abbassare la guardia?
Roberta Salis
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