Il pensiero di oggi, 1° maggio 2023

Buon 1° maggio, Anima Amica,

buona festa a tutti i lavoratori e le lavoratrici,

a chi il lavoro lo vorrebbe,

a chi il lavoro non lo trova,

a chi il lavoro lo subisce in un Paese dove giustizia e sicurezza non sono garantite,

dove si muore per il lavoro o perché il lavoro si perde

e, spesso, non si ha la possibilità di ritrovarlo.

Lavorare qui, oggi, spesso fa rima con patire, subire, sopportare…

Si dice sempre che il lavoro nobiliti la persona,

eppure, nel 2023, ci sono situazioni assurde legate al lavoro…

tanti non ce l’hanno pur avendo le competenze…

e poi c’è chi ce l’ha con condizioni che rasentano la schiavitù,

parlo dell’Italia,

di situazioni vissute e conosciute.

Io vorrei che si capisse che la mentalità odierna toglie dignità all’uomo,

gli toglie la vita, il tempo per se stesso e per la famiglia,

gli toglie la vitalità…

Non abbassiamo la guardia e cerchiamo giustizia e dignità per tutti.

Lo sfruttamento del tempo e la non valorizzazione delle competenze

è un danno per tutto il Paese…

C’è anche chi il Paese lo deve lasciare per vedere riconosciuto il proprio valore…

C’è chi si deve accontentare…

Chi rischia, pur lavorando, di fare la fame e di vivere sognando una vita normale…

E poi ci sono le persone strapagate per non fare nulla,

che occupano un posto di lavoro senza responsabilità,

che si permettono di fare quello che vogliono,

che hanno le conoscenza giuste e trovano e troveranno sempre lavoro,

perché si sa, questa è l’Italia!

Ti auguro una buona festa e di non chiudere gli occhi mai

a ciò che non permette ai tuoi simili di avere una vita serena:

potremo lavorare tutti se solo dessero giuste possibilità e rendere

questo Paese migliore…

Un abbraccio

Roberta Salis

 

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Commenti

4 risposte a “Il pensiero di oggi, 1° maggio 2023”

  1. Avatar Silvana Collovà
    Silvana Collovà

    Ho insegnato fin da piccole alle mie figlie che studiare e lavorare sono privilegi…ma oggi in Italia non è più così… Oggi si lavora solo x portare a casa lo stipendio, di solito abbastanza misero, e le parole soddisfazione, orgoglio, realizzazione personale. sono…appunto…solo parole…

    1. Avatar Teresa
      Teresa

      Buongiorno Roberta, giustissimo io ne so qualcosa essendo stata figlia di emigranti, senza nessun privilegio. 😘

      1. Avatar Una Vita sui Libri

        Ciao Teresa, purtroppo capisco bene la situazione…
        Non si hanno mai privilegi quando si deve lasciare la propria terra
        e non se ne hanno quando si arriva in un nuovo territorio.
        Molto triste.
        E ciò che fa male è che non è solo una situazione del passato!
        Ti abbraccio
        Roberta

    2. Avatar Una Vita sui Libri

      Cara Silvana,
      in Italia tutto va a rotoli, sempre di più.
      Non esiste il merito,
      realizzarsi è una gara che porta all’esaurimento nervoso,
      si studia decenni per uno stipendio da fame
      e poi vedi passare avanti chi ha le conoscenze giuste.
      Situazione triste e attuale.
      Io non ho parole.
      Ti abbraccio
      Roberta

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