
Autore: Nicola Pesce
Edito da Mondadori
Pubblicato il 12 novembre 2024
Pag. 358
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Leda è una giovane donna che vuole scappare da un remoto paese di provincia per liberarsi dalle insicurezze e dai traumi che la sua famiglia le ha inflitto. Per farlo decide che l’unico modo è quello di provare a realizzare il suo sogno: aprire una piccola libreria a Venezia. Nel frattempo, un gattino nero di nome Erinni si trova sbattuto fuori dall’appartamento dove era nato e deve cominciare la sua esistenza da randagio per le calli veneziane. Spaesati e soli, Leda ed Erinni sembrano ineluttabilmente destinati a incontrarsi. La piccola libreria, però, non è come le altre, è un luogo protetto, incantato. Infatti un giorno, abbattendo un muro di mattoni, Leda scopre che nel locale è nascosta una biblioteca molto antica e particolare. I suoi scaffali ospitano i libri dimenticati, quelli perduti e gli “pseudobiblion”. Sono le opere che i grandi scrittori e le grandi scrittrici del passato hanno anche solo sognato ma non hanno mai scritto: come il seguito delle Anime morte di Gogol, il secondo libro della Poetica di Aristotele o le Odi perdute di Baudelaire. Tuttavia, la libreria non nasconde soltanto questi volumi unici e preziosi. Una sera, infatti, Leda scopre che la stanza segreta è anche un portale che le permette, notte dopo notte, di fare incontri straordinari: di passeggiare con Fëdor Dostoevskij nelle vie innevate della San Pietroburgo dell’epoca o con Giacomo Leopardi tra le stradine arroccate della Recanati di inizio Ottocento. Proprio come avrebbero fatto i loro libri, questi grandi scrittori, attraverso dialoghi profondi e toccanti, guidano Leda verso una nuova comprensione di sé, dell’amore e del senso della vita. La biblioteca dei libri dimenticati è un viaggio magico tra sogni infranti e nuovi inizi in cui le emozioni fluiscono placide come i canali tra le calli e i ponti di Venezia. Un romanzo delicato e poetico, che racconta la fragilità dell’animo umano e il potere salvifico della letteratura.
RECENSIONE
Carissimi Amanti dei libri,
in occasione dell’uscita del nuovo libro di Nicola Pesce mi è stato riservato l’onore e la responsabilità di leggerlo in anteprima e mi spetta l’arduo compito di tentare di regalarvi la pienezza di questo nuovo scritto.
Perdonatemi se vi regalerò solo qualche frammento dell’opera, non voglio rovinarvi il piacere di leggere il libro e non voglio anticiparvi troppo.
Vi dico sinceramente, così come ho già fatto con Nicola che questo libro è il più bello che abbia scritto, più maturo, più intenso, umano e pieno di significato. Con questo non voglio dire che i libri precedenti manchino di bellezza o profondità, lungi da me!
Voglio dire che qui si coglie molto dell’uomo e molto dell’autore, se lo seguite nei suoi scritti quotidiani vi renderete conto che in questo scritto c’è molto della sua anima gentile, poetica, innamorata della vita e della letteratura. Toccherete con mano il suo animo e tutto ciò che a lui è caro… ed io mi sono sentita in tutto in sintonia con questa delicatezza!
Nicola Pesce è, come me e come tanti di voi, un amante della gentilezza e vi assicuro che raccoglierete a piene mani la sua grande sensibilità per temi di attuale importanza quali la diversità, la famiglia, la diffusione della cultura, l’inclusione, l’amore per le parole e poi c’è tutto il suo amore per gli autori russi e per gli scrittori antichi, quelli che molti oggi purtroppo snobbano. Eppure è da lì che nasciamo tutti ed in cui affondano le nostre radici culturali…
Il suo sguardo per “i piccoli, i sofferenti e i diversi” si sposa con quello di noi… Gente alla ricerca di rendere un po’ più umano il mondo! Meraviglioso!
Ah, non vi ho ancora detto il titolo…
Oggi vi parlo del libro “La biblioteca dei libri dimenticati” dove i protagonisti principali sono vari, di diverse età, con diverse storie e tutti si incrociano con la vita della giovane Leda.
Leda è una ragazza del sud incapace di amarsi.
Si avvicina ai trent’anni, sente il peso di quell’età in cui si tirano le somme e ci si sente un po’ persi se si pensa ai “modelli” di persone super realizzate che promuove la società. Beh, lei è molto lontana da questi modelli super seguiti dalla massa.
Leda è una ragazza come noi, con le sue insicurezze, le sue paure e i suoi sogni.
Leda è una giovane che si vede grassa, brutta e non meritevole di amore. Si è sempre limitata ad innamorarsi di nascosto o a guardare le sue amiche vivere splendide storie d’amore, ma per lei sembra non esserci mai nessuno con cui guardare un tramonto o con cui sognare insieme.
È una giovane con una famiglia disfunzionale dove la violenza non manca, dove si tace su ciò che realmente accade una volta chiusa la porta di casa ma che costa alla madre il dover richiedere l’aiuto dei medici del Pronto Soccorso in diverse occasioni.
La famiglia le sta stretta, il suo lavoro la opprime e non la fa sentire valorizzata, la sua regione le sta stretta e non le regala la possibilità di realizzare il suo sogno più grande: aprire una libreria a Venezia.
A Venezia?
Sì, perché porre limite ai sogni? Bisogna sempre sognare in grande.
Leda sogna una libreria a Venezia, un luogo dove ci si possa concedere la coccola della lettura o dove poter acquistare libri nuovi o usati.
Sarà proprio durante una di quelle occasionali corse al Pronto Soccorso per accompagnare la madre che conoscerà il Sig. Riccardo.
Il Sig. Riccardo è uomo “diversamente giovane” nel corpo ma con parecchia grinta, un veneto simpatico che durante la permanenza nella sala d’attesa intavola un’amichevole chiacchierata con Leda. Se la fortuna esiste, questa volta bacia in fonte la giovane Leda!
Infatti, il Sig. Riccardo possiede un vecchio locale ormai abbandonato che si offre di cedere a Leda perché realizzi il suo sogno… niente di più bello che vedere quelle vecchie mura che un tempo sono state “vita e amore” per lui diventare un luogo popolato da libri, storie, persone.
Così, Leda lascia tutto e non senza dolore, soprattutto pensando alla madre e al padre e parte per il Veneto alla scoperta di dove e come realizzare il suo sogno di aprire una libreria tra le calli e i ponti di Venezia. Nel viaggio in treno verso il nord del Paese sogna… nella sua mente immagina la libreria, coltiva l’immagine di ciò che vuole creare.
Il locale che il Sig. Riccardo le dona è impolverato, pieno di cose vecchie e accatastate, tra cui mobili e poltrone dei quali farà una cernita mirata a conservare solo ciò che renderà la sua “creatura” accogliente e capace di regalare un ambiente che inviti alla scelta dei libri e alla lettura. Sì, perché chiunque potrà trovare uno spazio dove sedersi e godersi la compagnia di un libro senza bisogno di acquistare nulla…
Così, Leda si rimbocca le maniche e inizia a costruire il suo sogno.
Ma come farà a pagarsi una casa in affitto a Venezia senza la sicurezza che il suo progetto vada in porto?
Casa?
Chi ha parlato di casa?
Leda sarà ben felice di vivere in una stanzetta dove anche il Sig. Riccardo da giovane trascorse le sue notti tra dischi, il lume di una candela e la sua amata Elena… Inutile dire che ascoltare i ricordi del caro buon vecchio Sig. Riccardo fa sognare Leda, chissà se anche lei prima o poi troverà l’amore, sperimenterà la dolcezza di un bacio o di una carezza sotto le coperte.
Dopo l’inaugurazione della libreria che attira molte persone anche se non una folla immensa… compariranno personaggi particolarmente simpatici che renderanno più luminose e vivaci le giornate di Leda.
Ci sarà Donatella… con quel passo inconfondibile e quella grande sete di conoscenza che le è stata negata perché considerata “troppo autistica”… per fortuna ne “La Libreria della Volpe” non c’è spazio per le discriminazioni e, anzi, c’è spazio proprio per tutti e la gente si sentirà a casa tanto da farla un po’ propria, ma il perché lo scoprirete voi leggendo!
Ci sarà anche Andrea… un simpatico musicista che con il suo frequentare spesso la libreria riuscirà a dare sapore alla vita di Leda…
E come dimenticare Eumenidi?
“Eum” dice, sì è proprio lui… il gattino nero che percorrerà con voi le pagine del libro e che vivrà tante avventure così come nella vita le stiamo vivendo noi.
Non posso che suggerirvi di leggere “La Biblioteca di libri dimenticati” per scoprirli tutti con il lume di una candela… lì, dietro quella porta che vi condurrà in un viaggio inaspettato con autori del passato e con la certezza che trarrete maggiore consapevolezza su voi e su opere del passato che forse non avevate compreso sino in fondo…
E badate bene che parlo anche per me… perché anche a me qualcosa è sfuggita di alcuni autori ed è stato un piacere leggere e imparare a conoscere meglio autori che amo e leggo con piacere.
Di cosa sto parlando?
Lo scoprirete solo leggendo!
Una lettura che vi farà sperimentare la bellezza della letteratura, accrescerà l’amore per i libri e vi farà sperimentare momenti di grande serenità…
Sono pagine che scorrono con la bellezza e la lentezza di quei momenti “coccolosi” come quando si beve una tazza di cioccolata calda o si sta sotto una copertina in compagnia di chi si ama…
La libreria dei libri dimenticati lascia un profondo senso di serenità, è un inno alla vita e alla bellezza delle piccole cose, è uno sguardo profondo sulle fragilità umane e l’invito ad andare oltre e ad abbracciare chiunque senza pregiudizi.
Bello.
Bello davvero.
Potete divorarlo o gustarvelo lentamente…
Sono certa che troverà un posticino speciale nel vostro cuore!
Ringrazio Nicola Pesce per la collaborazione.
Roberta Salis
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