Autore: Dino Buzzati
Edito da Mondadori
Collana: Oscar Moderni
Pubblicato nel maggio 2016
Pag. 208
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Trentuno racconti, scelti e ordinati da Dino Buzzati «nella speranza di far conoscere il meglio di quanto ho scritto», compongono questa raccolta. Racconti (celeberrimi “Il colombre”, “I sette messaggeri”, “Sette piani”, “Il mantello”) in cui allegorie inquietanti, spunti surreali, invenzioni fantastiche coesistono con dati di cronaca, o presunti tali, che sembrano rimandare a possibili realtà metafisiche. Il racconto è infatti per Buzzati un momento di indagine profonda ed emozionante in un’atmosfera magica: poche volte, nella letteratura italiana, uno scrittore ha esplorato così a fondo il mistero che circonda l’uomo, le debolezze e i paradossi che lo caratterizzano, la sua solitudine, le sue esperienze.
RECENSIONE
Carissimi Amanti dei libri,
con il gdl #classicsinfriendship abbiamo letto il libro di Dino Buzzati “La boutique del mistero”.
Il libro è una raccolta di 31 racconti che si alternano tra brevi e lunghi in cui tra invenzioni fantastiche, allegorie e sentimenti profondamente umani troviamo l’occasione per riflettere sulla nostra vita.
Ogni racconto è una storia che nasce, si sviluppa e si conclude in pochissime pagine e che affronta un tema particolare come: il tempo che passa, la paura, la morte, la nostra natura umana.
Ci sono racconti che forse possono sembrare meno pregnanti di significato, ma non lo sono, occorre andare al di là della prima impressione. Alcuni restano incastrati tra l’anima e il pensiero in un vortice di emozioni da cui è difficile scappare. La commozione fa da padrona.
Questi racconti si leggono a piccole dosi, uno al giorno, uno ogni tanto… quando si ha voglia di fare un salto di qualità e di vita attraverso parole che hanno il sapore di esperienze che dalla realtà trae le sue origini. Il linguaggio è scorrevole, semplice e spesso le frasi sono brevi, credo non ci sia nessuna difficoltà nella lettura ma qualche raccolto richiede più attenzione per cogliere il senso profondo.
Non so dirvi quale tra questi 31 racconti sia quello che mi abbia colpito di più. Molti mi hanno spiazzata, altri mi hanno commosso e per alcuni non ho trovato parole e non è da vedere con negatività. A volte, il silenzio dice tutto. Sarà impossibile non piangere con la madre del racconto “Il mantello” o non sorridere con compassione per il racconto “Sette piani” in cui la nostra umanità soggetta al tempo emerge e ci fa riflettere. Ogni racconto ha qualcosa che resta, che l’autore ci consegna per farne tesoro se si va a di là di ciò che si legge… “Il colombre”, “l’assalto al convoglio”, “eppure battono alla porta”… come si fa a scegliere quello che ho amato di più? Io non ci riesco e non voglio, ogni racconto mi ha fatto sentire di farne parte, come se fosse stato scritto anche per me.
Consiglio la lettura a chi vuole approcciarsi alla scrittura di Buzzati, a chi ha paura dei romanzi con troppe pagine e a chi ha voglia di lasciarsi interrogare da poche pagine! Una lettura per anime in cammino…
Roberta Salis
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