La camera azzurra

Autore: George Simenon

Traduttrice: Marina di Leo

Edito da Adelphi

Genere: Giallo

Pubblicato nel febbraio del 2008

Pag. 155

 

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

«… forse uno dei migliori Simenon che si siano letti. Ed è quasi insopportabile per quanto è bello. Provincia francese, un amore extraconiugale per molti versi inspiegabile e famelico, pochi personaggi, rari esterni. Questi gli ingredienti. Ma nel volgere di poche pagine, lo scrittore ci fa precipitare dentro un universo di indescrivibile, ordinaria infelicità piccolo borghese … Di recente, in Inghilterra e Stati Uniti qualche sciocco si è scandalizzato che Simenon sia entrato a far parte della Pléiade. Lo inviterei a leggere subito “La camera azzurra”.» (Mario Fortunato)

 

 

 

RECENSIONE

 

«Ti piacerebbe passare con me il resto della tua vita?».

 Registrava automaticamente le parole di Andrée senza prestarvi una particolare attenzione”. (pag.11)

Il peso delle parole… a volte sfugge!

 

 

Carissimi Amanti dei libri,

con piacere vi presento il primo libro che ho letto di George Simenon “La camera azzurra” e se dovessi usare una sola parola per descriverlo direi “Inaspettato!”.

Clandestinamente, Andrée e Tony si incontrano nell’hotel des Voyageurs. Entrambi sono sposati. Entrambi devono stare attenti a non farsi scoprire dai rispettivi coniugi e dalla gente del luogo in cui vivono. La gente mormora, mormora continuamente.

I loro incontri sono intensi, carnali, calcolati e programmati, coperti da chi sa della loro relazione. Andrée ama follemente Tony e farebbe qualunque cosa per stare insieme, Tony ama il corpo statuario di quella donna ma forse più che su di lei la sua attenzione è rivolta alle sensazioni che prova durante il sesso.

“Era felice? Se glielo avessero chiesto, avrebbe risposto di sì senza esitare”. (pag. 9)

Le parole di lei dopo il sesso erano dirette e ben pensate, talmente ben pensate che Tony non ci fece caso… troppo preso dall’eccitazione in quella camera azzurra che li estraniava dal mondo.

 

“«Ti piacerebbe passare con me il resto della tua vita?».

Registrava automaticamente le parole di Andrée senza prestarvi una particolare attenzione. Non più di quanto facesse con le immagini e gli odori. Come poteva sapere che avrebbe rivissuto quella scena decine e decine di volte? E sempre in uno stato d’animo diverso, da un punto di vista diverso…
Per mesi si sarebbe sforzato di ricordare ogni minimo dettaglio. Non tanto di sua spontanea volontà, ma perché altri lo avrebbero costretto a farlo”.
(pag.11)

 

L’idillio della camera azzurra finisce quando chi legge si ritrova nel bel mezzo di un interrogatorio dove Tony racconta la sua versione dei fatti… su quegli incontri, su tutto ciò che i due amanti hanno detto e fatto, sui loro stratagemmi per incontrarsi senza destare sospetti…

Un interrogatorio dietro l’altro, deve ripetere sempre le stesse cose… ma perché Tony è finito in carcere? Cosa è successo?

Le pagine scorrono e sono proprio le parole di Tony a srotolare lentamente l’ingarbugliata matassa della vicenda…

Le parole di Andrée ritornano ancora e ancora.

Ad un certo punto sarà impossibile non comprendere che quelle parole pronunciate dopo uno degli amplessi hanno un peso…

Per lei sono quasi l’annuncio del suo progetto diabolico.

Per Tony sono solo parole… parole come altre. Parole che gli costeranno tutto: futuro, affetti, libertà, credibilità!

E leggendo si penserà che no, non è possibile che lui sia colpevole del delitto di cui viene accusato, ci deve essere un errore… da quel poco che Tony descrive di sé si può dire tutto ma non che sia un assassino.

L’attenzione si sposta dunque su Andrée e si capisce solo in un secondo momento che tutto è frutto di una sua letale macchinazione di cui Tony sarà solo una delle vittime del suo progetto d’amore malato! Una vittima ignara.

E chi legge cadrà vittima con Tony di questo gioco perverso architettato per amore, un amore malato, un amore disposto a tutto, un amore che alla fine otterrà il suo scopo… stare insieme per sempre!

E con quel sorriso… beffardo e compiaciuto il sipario si cala sulla vicenda.

Si resta sgomenti.

Sale la rabbia.

Si vorrebbe far caso a dettagli sparsi qua e là tra le pagine ma che differenza farebbe per Tony?

Una donna sensuale e spietata.

Un uomo senza personalità.

Due famiglie spezzate.

Un paese che mormora senza sapere o credendo di sapere…

Inaspettato, originale, geniale. Simenon ha la capacità di seminare indizi e sul più bello di lasciare senza parole! Nulla è lasciato al caso, ogni dettaglio e ogni ripetizione hanno senso e lo scopo… probabilmente lo si capirà quando meno lo si aspetta!

 

Una scrittura scorrevole, pulita e coinvolgente… impossibile smettere di leggere!

Ovviamente non vedo l’ora di leggere altri libri di Simenon, non potevo iniziare prima? Rimandare non sempre è un bene se si perdono gioielli letterari come “La camera azzurra”!

Roberta Salis

 

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