La paziente silenziosa

Autore: Alez Michalelides

Traduttore: Seba Pezzani

Edito da Einaudi

Pubblicato nel marzo del 2020

Pag. 341

 

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

Alicia Berenson sembra avere una vita perfetta: è un’artista di successo, ha sposato un noto fotografo di moda e abita in uno dei quartieri più esclusivi di Londra. Poi, una sera, quando suo marito Gabriel torna a casa dal lavoro, Alicia gli spara cinque volte in faccia freddandolo. Da quel momento, detenuta in un ospedale psichiatrico, Alicia si chiude in un mutismo impenetrabile, rifiutandosi di fornire qualsiasi spiegazione. Oltre ai tabloid e ai telegiornali, a interessarsi alla «paziente silenziosa» è anche Theo Faber, psicologo criminale sicuro di poterla aiutare a svelare il mistero di quella notte. E mentre a poco a poco la donna ricomincia a parlare, il disegno che affiora trascina il medico in un gioco subdolo e manipolatorio.

 

 

RECENSIONE

Carissimi Amanti dei libri,

oggi vi parlo di un thriller scritto da Alex Michaelides, “La paziente silenziosa”.

Posso dire che tutto il silenzio della protagonista, ad un certo punto mi stava facendo innervosire perché avrei voluto che gridasse la verità?

Scusate la digressione, andiamo con ordine.

La protagonista del libro è Alicia Berenson, una nota pittrice, moglie innamorata di un famoso fotografo, Gabriel, insieme hanno una vita agiata a Londra. Una vita apparentemente senza ombre, forse quella che tanti sognano! Alicia è in un periodo particolare della sua vita in cui prepara dei dipinti per la prossima e imminente galleria di cui è responsabile il suo amico fedele, Jean- Felix.

Una sera il palcoscenico di questa vita idilliaca crolla. La sera del 25 agosto, fredda con cinque colpi di pistola il marito appena rientrato a casa. Inutili i soccorsi. Gabriel è morto sfigurato dal raptus omicida di Alicia.

La polizia, trova la donna in evidente stato di shock e con le vene dei polsi tagliate. Alicia da quel momento smette di esistere, impietrita e svuotata, si chiude in un silenzio ostinato. Naturalmente, viene accusata dell’omicidio di Gabriel, ma nemmeno questo riaccende in lei il desiderio di proferire parola. Non si difende, si lascia incriminare e rinchiudere in un manicomio criminale!

Quest’omicidio richiama l’attenzione dei mass media e di uno psicologo criminale convinto di riuscire a far parlare Alicia. Theo Faber fa in modo di diventare lo psicologo della donna e ci riesce. Il primo approccio non sarà molto felice visto che la paziente silenziosa lo aggredisce, ma poi qualcosa scatta…

Qualcosa di inaspettato che vedrà lo psicologo fare i conti con l’ottuso silenzio di Alicia e allo stesso tempo si ritroverà a smascherare i fantasmi della sua vita personale, quella che uno psicologo non rivela mai: i suoi traumi a causa del padre violento e le inaspettate infedeltà della moglie.

La tensione e le caratteristiche del thriller ci sono tutte anche se la narrazione è lenta, è una sorta di diario ben descritto dei fatti che si susseguono apparentemente senza colpi di scena e con uno psicologo che veste anche i panni dell’uomo, del detective e… fino al finale inaspettato!

Sono riuscita a restare spiazzata e… senza parole, mi sono sentita come un fiocco di neve che cade.

Lo consiglio!

Roberta Salis

 

 

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