Autrice: Fiona Barton
Traduttrice: Carla Palmieri
Edito da Einaudi
Collana: Einaudi. Stile libero big
Pubblicato nel giugno 2016
Pag. 373
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Marito devoto o killer spietato? La vedova, lei sì, deve saperlo. Lo hanno visto tutti, il mostro, sbattuto in tv e sulle prime pagine dei giornali. Era accusato di un crimine raccapricciante, ma adesso che è morto, la verità finirà sepolta con lui. A meno che Jean, la vedova, la moglie devota che gli è sempre stata a fianco in tribunale, non si decida a parlare. A meno che Jean alla fine non decida di raccontare la sua storia.
RECENSIONE
Carissimi Amanti dei libri,
oggi vi parlo del libro di Fiona Barton, “La vedova”, un thriller diverso dal solito, un viaggio nella mente umana tra il detto e non detto, tra ciò che è accettabile e ciò che diventa privo di ogni logica.
Jane e Glen Taylor sono una coppia perfetta.
Sempre insieme, sin da giovani.
Si amano tantissimo, hanno condiviso tutta la vita insieme.
Non ci sono segreti, così si vuole credere, così si vive.
No, non hanno figli.
Certo che li avrebbero voluti, ma non sono arrivati e hanno archiviato, come spesso succede tra le coppie, l’argomento.
Archiviare gli argomenti li risolve? Forse non sempre, o forse, solo perché non se ne parla si pensa che sia così.
A volte però, tacendo, non ci si riconosce più…
Glen, viene accusato di un crimine, tutti ora lo conoscono.
Non è vero nulla!
Anche Jane lo difende… Avete sbagliato persona!
Dopo giorni e giorni di giornalisti sotto casa, giorni di interrogatori e accuse, la vita di Jane e Glen sembra tornare alla normalità, fino a quel giorno…
Glen cade, viene investito e muore!
Ora Jane è sola.
Deve sapere cosa è successo, lei deve conoscere la verità!
Ho apprezzato molto questo libro, un thriller fuori dagli schemi, un coro di voci dei protagonisti che si alterna per un romanzo che esplora la mente umana in un modo sottile e complesso… che fa percepire i sentimenti della “vedova”, che quasi sembra di vedere mentre si legge.
I temi all’interno di questo thriller sono tanti, tutti ben delineati per far emergere lentamente la vicenda al centro della narrazione, ma che non permette di lasciarli al margine!
Consigliato!
Roberta Salis
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