Salvezza

Autori: Marco Rizzo e Lelio Bonaccorsi

Edito da Feltrinelli Comics

Pubblicato nel maggio 2018

Pag. 128

DESCRIZIONE DEL LIBRO

L’Aquarius è la nave bianca e arancione con cui gli operatori di SOS Mediterranée e Medici senza frontiere soccorrono i migranti al largo della Libia: l’arancione è il colore dei giubbotti di salvataggio, è il colore di una speranza. Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso sono stati a bordo per tre settimane, raggiungendo il cuore del Mediterraneo. In quel tratto di mare dove barconi e gommoni stracolmi di uomini, donne e bambini disperati possono incontrare la salvezza. O la morte. Questa storia nasce dalle testimonianze raccolte da Marco e Lelio. Ci sono loro stessi, con i loro volti e le loro emozioni, ma soprattutto ci sono i viaggi di chi ha percorso il deserto in cerca di una vita migliore, le denunce di chi fuggiva dalla guerra ed è rimasto prigioniero in Libia, i racconti di chi ce l’ha fatta e i sorrisi di chi ha salvato loro la vita. “Salvezza” è un’opera di graphic journalism nata sul campo. Un duro, realistico e poetico promemoria. Ma soprattutto, di fronte alla peggiore strage del nostro tempo, è un invito a restare umani.

RECENSIONE

Le porte possono anche essere sbarrate,

ma il problema non si risolverà,

per quanto massicci possano essere i lucchetti”.

Zygmunt Bauman

Carissimi Amanti dei libri,

per la mia challenge #leviamolapolveredailibri ho letto una graphic novel che mi ha scosso nel profondo. È dolorosamente attuale e tratta un tema che ormai in tanti sono stanchi di sentire: i salvataggi in mare dei migranti. Ovviamente, nessun giudizio per la reazione che questa situazione suscita in noi, non sono nessuno per puntare il dito, dico solo che, a volte, le tragedie altrui finiscono per diventare la normalità e ce ne disinteressiamo, ci voltiamo dall’altra parte perché non si trovano soluzioni e perché fa meno male sopportare la nostra impotenza. Certi problemi sembrano sempre non avere soluzione!

L’opera è stata pubblicata nel 2018 ma leggerla oggi mi ha fatto capire quanto poco si faccia per la tutela delle persone che in un viaggio disperato sono disposte ad affrontare indicibili sofferenze, persino la morte, pur di trovare un luogo sicuro e più vivibile. Nessun essere umano dovrebbe essere condannato a vivere nella fame, nella guerra, nella violenza, nel nulla assoluto.

Gli autori di questa graphic novel, il giornalista e scrittore Marco Rizzo e il disegnatore e illustratore Lelio Bonaccorso, creano un’opera che nasce dalla loro esperienza diretta.

Lascio alla vostra lettura il contesto storico del 2018 riguardante i flussi migratori che ben è spiegato tra queste pagine e mi soffermo brevemente su qualche tratto saliente del testo perché merita.

Questa graphic novel è un reportage del periodo che Rizzo e Bonaccorso hanno vissuto sulla nave di una ONG partecipando attivamente ed imparando come agire durante una missione di salvataggio in mare aperto.

Nel novembre del 2017 sono partiti insieme all’equipaggio della nave Aquarius proprietà dell’Organizzazione Non Governativa SOS Mediterraée. Lo scopo dell’ONG è quella di salvare i migranti che attraversano il mar Mediterraneo su gommoni spesso in condizioni disastrose, garantire loro protezione e assistenza nella fragilità della loro situazione fisica/psicologica, instaurare un dialogo confidenziale che li faccia sentire al sicuro.

Interessante ed esaustiva è la spiegazione di ogni figura dell’equipaggio e la spiegazione del senso a scopo umanitario del loro agire in mare per salvare le vite dei migranti.

Ogni missione dura circa 3 settimane e l’equipaggio è composto da 35 persone: tutti professionisti in qualche ambito specifico, ci sono anche l’MSF Team che fa riferimento a Medici senza frontiere e che è composto da medici, infermieri, mediatori culturali. Il lavoro di squadra è fondamentale per la riuscita di ogni missione e per accogliere ogni migrante, piccolo o grande, garantendogli un primo approccio sicuro e un orecchio che ascolta le difficoltà del momento e le necessità.

I migranti arrivano in gruppi dal Mali, dal Sudan, dal Ciad…

La nave è arancione come i giubbotti di salvataggio, questo assicura un senso di fiducia in coloro che cercano aiuto!

La nave Aquarius opera a circa 25 miglia dalle coste della Libia, questo è un tratto di mare dove spesso ci si imbatte in imbarcazioni in difficoltà e non essendo sotto il controllo della Libia si viene coordinati dal MRCC di Roma. Ovviamente è vietato entrare nelle acque libiche per evitare dispute internazionali e forse problemi peggiori!

Che dire?

Ho apprezzato moltissimo la parte grafica, la professionalità, la delicatezza e la schiettezza di questo volume: al di là delle persone salvate è sottointeso che molte, purtroppo, non arrivano a destinazione. Si percepisce la sofferenza di chi viene salvato e i loro racconti sono spesso un pugno nello stomaco fatto di violenze, sopraffazioni e separazioni… è disumano il loro percorso alla ricerca di “salvezza”!

C’è molto da dire su queste pagine ma spesso è il silenzio che prevale.

Il silenzio di chi vorrebbe sempre tale chiarezza nelle notizie.

Il silenzio di chi pur non voltandosi dall’altra parte non sa cosa fare.

Il silenzio di chi si rende conto di contare poco in un Paese dove si potrebbe prestare più attenzione ai migranti… perché loro meritano la nostra stessa dignità e il nostro stesso rispetto!

Non posso che consigliarvelo se avete voglia di aprire gli occhi e di fare un tuffo in questo mondo… si parla di salvataggi ma non si parla di tutte le persone che vi operano e di cosa comporta ogni salvataggio, si dedica poco tempo a spiegare certi contesti storici e politici: personalmente, trovo necessarie queste informazioni per comprendere al meglio il problema e poterne parlare.

Diffondere ciò che accade è già un modo per aprire gli occhi!

Avrei voluto scrivere molto di più ma questo libro è un modo per vivere l’esperienza dei due autori… vi auguro di viverla profondamente come ho fatto io: le mie parole non bastano.

Roberta Salis

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