Tutte le volte che ho pianto

Autrice: Catena Fiorello Galeano

Edito da Giunti Editore

Pubblicato nel febbraio 2019

Pag. 272

Genere: Narrativa contemporanea

DESCRIZIONE DEL LIBRO

Nell’autunno tiepido di una Messina dalle spiagge ormai deserte, Flora corre ogni mattina sul bagnasciuga: il vento, il sole, la pioggia, le nuvole, il rumore del mare sono divenuti per lei compagni indispensabili. Una disciplina che le dona calma, adesso che, a quasi quarant’anni, sta cercando di riprendere le redini della sua vita. Il matrimonio con Antonio, sposato da giovanissima, è andato in frantumi dopo l’ennesimo tradimento di lui, sempre in cerca di nuove avventure che non approdano mai a nulla. Eppure Flora non riesce a dimenticarlo e vacilla ogni volta che lui torna a corteggiarla, alimentando le illusioni della figlia quindicenne Bianca. Ma la sua vita è già abbastanza complicata, con un bar da gestire e una madre anziana che non ha mai superato la morte del marito e, soprattutto, la perdita di Giovanna, la sorella maggiore di Flora: bellissima, indomabile e carismatica, uccisa a vent’anni in un tragico incidente. E adesso Flora trema vedendo che la figlia Bianca, per uno strano destino, coltiva il sogno di diventare attrice proprio come un tempo Giovanna. Ma a scombinare di nuovo le carte, un giorno arriva Leo, con la sua aria da James Dean e un passato che lo lega a quei luoghi, dove sta per produrre un film. E con i suoi modi affascinanti, si insinua pericolosamente nei pensieri di Flora… Ma perché Leo sembra sapere tante cose su di lei? Cosa si nasconde dietro il suo interesse per Flora? Può realmente fidarsi di quest’uomo così misterioso?

RECENSIONE

Questa volta sono uscita dalla mia “comfort zone”. No, non amo molto i romanzi strappalacrime e pieni di miele ma avevo voglia di conoscere una nuova autrice. Comunque, ho apprezzato “Tutte le volte che ho pianto” di Catena Fiorello Galeano è vi spiego il perché.

Il libro è ambientato a Messina, in Sicilia.

Flora è la protagonista di questo romanzo.

Una donna come noi.

Una donna che porta tutto sulle sue spalle.

Moglie infelice a causa delle scappatelle del marito, madre di Bianca, un’adolescente ribelle come ogni piccola donna di quell’età…

Una donna diventata forte dopo alcune perdite che hanno lasciato il segno nel suo percorso umano: prima la sorella maggiore, Giovanna, uscita di casa una sera e nessuno avrebbe mai pensato che non avrebbe fatto ritorno.

Il destino a volte è imprevedibile e crudele.

Una famiglia che perde una figlia così giovane è come se perdesse la strada di casa, come se improvvisamente si spegnesse la luce e nemmeno un sole accecante potrebbe ridare calore e speranza per quella perdita! Non c’è pace e si vive tra l’angoscia della perdita e la paura di perdere anche un solo frammento di ricordo del tempo vissuto insieme in mezzo ad un mare di perché che, in certi cosi, non troveranno mai risposte.

Giovanna era piena di vita e con il grande sogno nel cassetto di studiare recitazione a Roma, amava la sua arte!

Dopo la sua morte il vuoto ha inghiottito la famiglia, un dolore sempre presente.

La madre di Flora che da poco ha perso il marito è vittima della depressione.

Flora deve far fronte a tutto con le sue sole forze.

E affrontare altre perdite, altre rinunce…

Ah, dimenticavo! Flora ha anche un bar da gestire su cui ha investito tutto… Per lei è una sorta di modo per essere indipendente, per voltare pagina e per ritagliarsi uno spazio dove respirare in mezzo ai problemi familiari…

Ma la vita di Flora è molto di più e sono certa che riuscirà a fare breccia nel vostro cuore!

La scrittura ha una fluidità eccezionale e uno stile narrativo pulito, semplice e coinvolgente. Leggere “Tutte le volte che ho pianto” significa sentire che il cuore non resta indifferente, l’autrice sa coinvolgere e creare momenti di attesa che rendono lo svolgersi della narrazione interessante e intimo. Sì, perché questo libro a volte sembra che sussurri con delicatezza i momenti difficili… Tutto si svolge con naturalezza, sembra quasi di essere parte della storia!

Tra le righe sono presenti temi importanti come la famiglia, il lutto, la malattia, il carico emotivo delle donne, il rapporto genitori-figli. Non è un libro banale, anche se continuo a non essere fan del genere lo consiglio.

Piacevole e delicato per chi ama emozionarsi, per chi non ha paura di piangere…

Per chi sa che dopo le lacrime ci si rialzerà più forti di prima.

Roberta Salis

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