Carissimi Amanti dei libri,
il volto del male di questa settimana è Ante Pavelić, un uomo di origine croata, un fanatico del suo Paese, un burattino amante del potere che pendeva dalle labbra di Hitler e dei potenti dell’epoca. Studiò legge a Zagabria e fu tra coloro che si batteva perché la Croazia diventasse indipendente, fu il fondatore del movimento fascista e nazionalista degli Ustascia che rappresentava gli insorti, i ribelli. Questo movimento crebbe anche grazie all’appoggio del regime fascista italiano che consentì di installare numerosi campi nelle zone del nord Italia, ma erano presenti anche in Ungheria.
Pavelić era un dittatore che attuò una forte repressione nei confronti di coloro che non fossero croati, dette il via ad una basta pulizia etnica che riguardò i serbi, gli zingari, gli ebrei e tutti coloro che non fossero cattolici. Creò dei campi di concentramento solo per i serbi e creò l’unico campo di concentramento della storia destinato ai bambini!!!
Il suo regime Ustascia pare provocò la morte di circa 800 mila serbi nel periodo che va dal 1941 al 1945 ma potrebbero essere molti di più…
Sono migliaia e migliaia le vittime cadute in Croazia durante la dittatura di Pavelić.
I suoi uomini erano degli autentici macellai che si divertivano a far scorrere sangue innocente e che non guardavano in faccia nessuno, nemmeno i bambini… d’altra parte sarebbero cresciuti e diventati nemici del regime vendicandosi, dunque meglio eliminarli subito…
Un folle, un uomo senza scrupoli, un essere che non si è mai voluto sporcare le mani direttamente ma che ha spezzato troppe vite con la sua pazzia!
Personalmente, non avevo mai sentito il suo nome ma certamente non dimenticherò con quanta crudeltà poneva fine alla vita di coloro che reputava suoi nemici.
Roberta Salis
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