Autori: Luca Cari – Virginia Piccolillo
Edito da Mondadori
Pubblicato nel gennaio 2022
Pag. 129
DESCRIZIONE DEL LIBRO
“Siamo finalmente saliti in cima alla nave, ma non è facile starci. La nave dà grossi scossoni e restare in piedi sulla murata liscia come una lastra di ghiaccio è complicato. Il rumore del ferro che striscia contro la roccia è un gemito che dice tutto. La nave sta andando a fondo. Non so che fine faremo.” Albi. Andre. Bartolo. Beppe. Bronco. Lallo. Massi. Trap. Sono i soprannomi degli otto pompieri saliti a bordo della Costa Concordia mentre imbarcava acqua dopo un inchino suicida a soli novanta metri dall’isola del Giglio, all’altezza degli scogli della Gabbianara. Era il 13 gennaio 2012, ultima tappa della crociera “Profumo d’agrumi”. In Apnea, per la prima volta, la tragedia della Concordia viene raccontata dalla viva voce di chi ha strappato a morte certa centinaia di persone ferite, intrappolate, smarrite e in molti casi abbandonate a loro stesse durante le manovre di evacuazione. Nessuno di quei vigili del fuoco altamente specializzati vuole oggi sentirsi chiamare eroe, perché chi fa quel mestiere è allenato nel corpo e nella mente ad affrontare situazioni drammatiche e lo vive come la normalità. Eppure leggendo le gesta di questi uomini, resi ciechi dal buio della notte e frustati dal mare mosso, è evidente che hanno compiuto qualcosa di eccezionale, di totalmente al di fuori della norma. Mentre l’enorme scafo della Concordia scivolava verso il fondo del mare con scricchiolii e spaventosi tonfi, in completo blackout e inclinata sul lato di dritta, i nove pompieri hanno dato anima, cuore e braccia per individuare e soccorrere tutti i sopravvissuti che non erano riusciti a mettersi in salvo dopo l’ordine di abbandonare la nave. Sempre in squadra, lavorando senza tregua, senza rifiatare un solo istante, ricorrendo anche alla fantasia di fronte agli ostacoli imprevedibili, trascinando di peso persone immobilizzate e terrorizzate, Albi, Andre, Bartolo, Beppe, Bronco, Lallo, Massi, Trap hanno soccorso, aiutato e liberato gli involontari prigionieri del disastro nautico, fermandosi solo quando il loro comandante ha decretato la fine dell’operazione. A distanza di dieci anni dall’evento gli otto co-protagonisti, insieme al loro comandante, svelano cosa è successo veramente dentro le viscere della Costa Concordia, una città galleggiante che trasportava oltre quattromila persone fra passeggeri e personale di bordo. Un racconto corale coinvolgente, emozionante, tremendamente vero, che fino a ora è rimasto silenziosamente custodito soltanto nei loro cuori, in un’apnea della memoria.
RECENSIONE
Isola del Giglio… chissà se vi viene in mente qualcosa di particolare…
Carissimi Amanti dei libri,
come sapete, nel gennaio del 2012 tutte le testate giornalistiche italiane hanno riportato la notizia del naufragio della Costa Concordia in cui 32 persone hanno perso la vita e tanti sono stati i danni dal punto di vista ambientale ma anche psicologico e fisico per tanti naufraghi. Per mesi giornali e telegiornali, talk shows e documentari hanno richiamato l’attenzione su quella notte del 13 gennaio… una lunga notte…
Ecco, oggi vi parlo del naufragio della Costa Concordia vissuto da un punto di vista inedito: quello di coloro che si sono prodigati nel salvataggio dei passeggeri e dell’equipaggio… perché non solo le vittime del naufragio hanno rischiato la vita ma anche chi ha dovuto organizzare i soccorsi in una situazione così grave e in corsa contro il tempo. Una situazione completamente nuova e diversa dalle precedenti, un disastro mai visto nel territorio italiano, una tragedia che potrebbe avere avuto conseguenze ancora peggiori senza l’intervento e la mobilitazione di numerosi professionisti del salvataggio… ma qui in particolare si parlerà di una squadra speciale!
Il libro si intitola “Apnea” ed è stato scritto da Luca Cari e Virginia Piccolillo… le voci di questo libro sono di coloro che hanno vissuto in prima persona la disperata impresa di salvare la vita delle oltre 4 mila persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio: gli 8 vigili del fuoco che sono andati contro il tempo, le loro paure e che hanno rischiato la vita per trarre in salvo il maggior numero di persone.
Una narrazione che gli autori lasciano alle voci di Albi, Andre, Bartolo, Beppe, Bronco, Lallo, Massi e Trap, questi i soprannomi di questi uomini addestrati a rischiare la loro vita per salvarne altre… qui troverete le loro emozioni, le loro paure, la sofferenza di sentirsi impotenti senza l’aiuto dei propri compagni di squadra, il dover andare al di là delle proprie condizioni fisiche e mentali perché ogni minuto è prezioso e può essere fatale per qualcuno.
Quella tragedia del 2012 ha segnato la vita di questi eroi e vi assicuro che sarà difficile non commuovervi o non percepire la sensazione di essere lì con loro. Divorerete queste pagine e forse, come me, non le dimenticherete più…
Un libro che ci mette davanti una tragedia della storia italiana ma anche il coraggio di chi ogni giorno mette la propria vita a servizio di chi ha bisogno e spesso in situazioni disperate. Un pugno nello stomaco, una donazione di se stessi incondizionata che edifica, commuove e fa riflettere.
Ho divorato queste pagine, ho respirato le loro emozioni e percepito i loro stati d’animo, l’angoscia di “perdere” qualcuno per errore o a causa della mancanza di tempo… mi è sembrato di essere su quella nave, riuscivo a vedere le situazioni narrate e ho respirato alla fine… pensare che non è un racconto dell’orrore ma realtà mette i brividi!
Da leggere e da meditare per una maggiore consapevolezza dei rischi che corrono gli operatori di salvataggio, le forze dell’ordine e tutti coloro che prestano servizio per la nostra sicurezza.
Roberta Salis
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