Autrice: Agatha Christie
Traduttrice: Lidia Zazo
Edito da Mondadori
Pubblicato nell’ottobre del 2020
Pag. 216
DESCRIZIONE DEL LIBRO
L’Orient Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell’immaginario degli appassionati di letteratura. Il merito è di questo libro. In quella che probabilmente è la più celebre delle sue imprese, Hercule Poirot, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto: mentre il treno è bloccato dalla neve sui Balcani, qualcuno tra i passeggeri pugnala a morte il signor Ratchett, un ricco quanto insopportabile cittadino americano. L’assassino deve per forza nascondersi tra i viaggiatori, ma nessuno di loro sembra avere un movente. Almeno in apparenza… Pubblicato nel 1934, “Assassinio sull’Orient Express” è da molti considerato il capolavoro di Agatha Christie, ed è sicuramente uno dei gialli più noti e letti in tutto il mondo.
RECENSIONE
Carissimi Amanti dei libri,
con il Gdl #classicsinfriendship abbiamo letto un giallo che non ha bisogno di presentazioni: “Assassinio sull’Orient Express” di Agatha Christie.
Un’ambientazione insolita fa da sfondo nella narrazione: un treno. Non un treno qualunque ma l’Orient Express negli scompartimenti di prima classe di un vagone che ha come destinazione finale Calais.
Un inconveniente bloccherà la corsa del treno: una tempesta di neve e non solo… c’è stato un grido nella notte, o forse era un sogno?
Su questo treno c’è un personaggio bizzarro e ironico, il belga Hercule Poirot che in poche ore da passeggero si troverà a vestire i panni dell’investigatore… Beh, in effetti, è il suo lavoro!
Tra i passeggeri di varie nazionalità e appartenenti a diversi ceti sociali è stato trovato un cadavere. Ma chi sarà mai? Ormai sarà inutile cercare, chissà, magari è sceso dal treno approfittando della forte nevicata…
Il dubbio attraverserà le pagine nel comprendere che il defunto passeggero è proprio colui che ha chiesto a Poirot di vegliare sulla sua vita perché aveva paura di essere ucciso. Il sig. Ratchett è stato pugnalato più volte e secondo il medico non dalla stessa mano… come fare a capire chi volesse ucciderlo? Chi può essere stato se tutti i passeggeri sono così collaborativi e pronti a rendere testimonianza della loro innocenza? E come è avvenuto l’omicidio se la porta dello scompartimento era chiusa dall’interno?
Un solo indizio, non aspettatevi di risolvere il caso prima di Poirot, la Christie ha superato se stessa e troverete geniale il finale!
Ho riletto il libro con piacere, mi ha stupito come la prima volta… la scrittura è scorrevole, i personaggi sono ben delineati e il fatto che siano di diverse nazionalità regala delle pillole di ironia sulle loro abitudini. Ho divorato il libro in pochissimo tempo, mi piace tantissimo provare a precedere le indagini prima del finale ma, ahimé, non sono riuscita a capire nulla…
Un finale imprevedibile, un libro che nella sua semplicità intrattiene e stimola la riflessione senza mai cadere nel banale! Super consigliato!
Roberta Salis
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