Borgo Sud

Autrice: Donatella Di Pietrantonio

Edito da Einaudi

Pubblicato nel 2020

Pag. 163

Genere: Narrativa

DESCRIZIONE DEL LIBRO

È il momento più buio della notte, quello che precede l’alba, quando Adriana tempesta alla porta con un neonato tra le braccia. Non si vedevano da un po’, e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? È davvero in pericolo? Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Anche quella più scomoda, o troppo amara. Così tutt’a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande. Entrando nell’appartamento della sorella e di suo marito, Adriana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel matrimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa. Anni dopo, una telefonata improvvisa costringe la narratrice di questa storia a partire di corsa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. Inizia una notte interminabile di viaggio – in cui mettere insieme i ricordi -, che la riporterà a Pescara, e precisamente a Borgo Sud, la zona marinara della città. È lì, in quel microcosmo così impenetrabile eppure così accogliente, con le sue leggi indiscutibili e la sua gente ospitale e rude, che potrà scoprire cos’è realmente successo, e forse fare pace col passato. Donatella Di Pietrantonio torna dopo L’Arminuta con un romanzo teso e intimo, intenso a ogni pagina.

RECENSIONE

Carissimi Amanti dei libri,

per la challenge #leviamolapolveredailibri ho scelto il libro di Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud… e come “L’Arminuta” l’ho amato e confermo la mia passione per la scrittura di questa autrice capace di catapultarmi nella narrazione come pochi, capace di far percepire stati d’animo e situazioni senza fronzoli, a volte teneramente e a volte in maniera scarna e graffiante.

Nel romanzo “Borgo Sud” prevale la componente femminile, i loro rapporti spesso complicati, il loro essere dure e fragili allo stesso tempo, la disperazione e la rassegnazione, quell’asprezza che ricorda la loro terra, che parla della loro vita dove nulla è facile nella quotidianità, dove anche se si va lontano è forte il richiamo della terra.

Borgo Sud è il luogo del cuore, dei ricordi, del dolore, del passato e di un presente che continua a brillare nella vita di chi le appartiene.

Borgo Sud si trova in Abruzzo nella zona accanto al mare di Pescara e vede come principali protagoniste l’Arminuta e la sorella minore, Adriana. Ormai sono due donne, cresciute in maniera diversa e con uno stile di vita distante ma il loro rapporto fatto di odio e amore è più forte di qualunque difficoltà o scontro, sono due caratteri diversi, due intelligenze che si esprimono in maniera diversa ma nemmeno le differenze culturali le allontana mai completamente.

L’Arminuta ha un matrimonio fallito alle spalle con Piero ma è felice nella sua vita a Grenoble con il suo gatto, felice per la sua professione che giorno dopo giorno costruisce con impegno e fatica, pronta per le sue prossime avventure lavorative che le faranno fare un salto di qualità… il rapporto con la famiglia d’origine resta difficile, freddo, come se il loro sangue non fosse lo stesso ma lei ormai si è abituata a soffrire da sola. Adriana invece è una testa calda, sprovveduta, imprevedibile e quasi indomabile ma rivela il suo lato materno e tenero da quando ha il piccolo Vincenzo tra le braccia. Vincenzo è il frutto dell’amore con Rafael un pescatore sempre in cerca di fortuna per mare. I debiti li schiacciano e le continue liti inaspriscono il loro rapporto che forse funziona veramente solo quando lui è lontano.

Si prendono e si lasciano, si allontanano e ritornano…

Anche Adriana con la madre non ha un buon rapporto, non lo avrà mai, non riceverà altro che una maledizione che l’accompagnerà per tutta la vita, indelebile come una cicatrice che resta dopo molto dolore.

Due sorelle, due vite, due destini in un cammino comune fatto di sentimenti altalenanti e forti. Due sorelle e le difficoltà delle loro vite. Due sorelle in rapporti burrascosi con gli altri fratelli ormai lontani… di cui poco si sa.

Un romanzo dove la famiglia è il fulcro della vita nel bene e nel male, dove ferite, lutti, abbandoni, ricordi frantumano l’anima ma rendono forti e coraggiose le due sorelle.

Loro, in fondo, non si sono mai lasciate.

Una scrittura chiara, c’è un velo di malinconia e tanta sofferenza in questo romanzo, momenti di tagliente quotidianità nei rapporti, una comunicazione spesso schietta e diretta che non lascia spazio a null’altro che alla verità dei fatti, delle vite, di quel dolore che in modi diversi segna e insegna nella vita di tutti… e sullo sfondo di Borgo Sud tutto scorre come un film in cui chi legge si ritrova ad essere protagonista di tutto ciò che accade come se si fosse presenti. Questa è la sensazione che ho avuto e che mi porto dietro.

Non mi aspettavo nulla da questo sequel e ho vissuto ogni pagina sentendo sulla mia pelle ogni momento narrato… Certo nel primo romanzo si prova molta tenerezza per l’Arminuta ma perché smettere di provarla conoscendo il suo passato e ora il suo doloroso presente?

Io ho trovato davvero bello e veritiero il rapporto tra sorelle e forse è proprio la durezza di certi momenti che ne evidenzia la forza e quel legame inscindibile. Una forza capace di vivere e affrontare il bene e il male, i vuoti e le mancanze con la diversità di ciascuna!

Roberta Salis

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