Autrice: Ada D’Adamo
Edito da Elliot
Pubblicato nel gennaio 2023
Pag. 132
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.
RECENSIONE
Un’esperienza profondamente umana…
Una realtà che solo chi la vive può comprendere fino in fondo…
Una storia sacra, un pugno nello stomaco, la quotidianità di chi non sa cosa sia una vita serena…
Carissimi Amanti dei libri,
non è semplice parlare di certi libri, soprattutto di quelli che affrontano il tema della disabilità, la mia paura è sempre quella di non trovare le parole giuste e di mancare di delicatezza.
Questo libro è forte e profondamente umano e ci porta ad abbracciare un dolore di cui poco si parla, forse per paura, forse perché mancano le parole…
Quella racchiusa tra le pagine di “Come D’aria” scritta da Ada d’Adamo è una storia sacra, un pugno nello stomaco, sono pagine intrise di amore, di rabbia, di sgomento e di solitudine… non si è mai pronti ad accogliere la malattia nella propria casa e ancor meno la vita di una figlia che dipenda totalmente dalle cure della famiglia o di chi ne fa le veci. La vita viene stravolta per sempre e no, non si torna indietro… ma per quanto lo sgomento sia forte è bello edere che l’amore materno è capace di superare qualunque barriera.
Daria è la figlia di Ada d’Adamo, l’autrice del libro. Quella figlia desiderata e voluta con tutte le sue forze nasce affetta da un grave deficit “l’oloprosencefalia”. Non è facile per lei fare i conti con una situazione così nuova, inaspettata e non semplice da gestire… e fare i conti con le persone amiche che improvvisamente spariscono, una solitudine che diventa disperazione in certi momenti, una vita fatta di privazioni di sonno e di diritti negati. Una vita vissuta corpo a corpo con la figlia per farle percepire il suo amore… una vita che non si aspettava e che impara a vivere giorno dopo giorno, una vita con mille domande e poche risposte, un continuo spendersi per il bene di Daria con il dubbio che possa non percepirlo.
La disperata necessità di cercare sostegno in coloro che vivono la sua stessa situazione, il documentarsi su quella malattia di cui ignorava l’esistenza, forse per trovare una soluzione o un modo di viverla meglio. Il bisogno di sostegno morale che non arriva da nessuno e da nessuna parte…
Fa male prendere coscienza di quanto poco siano comprese queste famiglie che lottano ogni giorno con figli difficili da amare, bisognosi di ogni attenzione e spesso rifiutati dalla società, guardati con disgusto o ignorati come se non esistessero, come se non fossero persone. Ci sono persone che si allontanano per paura di ferire con la loro normalità e la distanza diventa rottura. Strappa il cuore e fa comprendere l’abisso di dolore di questi genitori lasciati soli da tutti, incompresi, sospesi tra l’indifferenza altrui e la domanda continua se stanno facendo il massimo per la propria creatura!
Cercare di capire se Daria sta male, se ha dolore, se ha bisogno di qualcosa diventa prioritario nella vita di Ada. La sua vita è diventata incentrata sul benessere della sua piccola e quasi si dimentica di sé e di ciò di cui avrebbe bisogno…
Come se le cose non potessero andare peggio, Ada scopre di essersi ammalata di cancro… le forze mancano, le cure stremano il corpo e lo spirito, Daria ha bisogno di tutto e se Ada dovesse morire chi si prenderà cura della figlia? Chi le farà sentire quell’amore che molti le negano?
Fragilità nella malattia, coraggio in quella silenziosa lotta quotidiana che molti ignoriamo, il dolore di non poter comunicare verbalmente tra madre e figlia e la voglia di tornare indietro che in certi momenti assale… quanto amore e quanta vita tra queste pagine, quanto silenzio e rispetto suscita ogni parola…
Non è un libro come tanti, qui converge la realtà di Ada e Daria… loro come tante altre famiglie che spesso ignoriamo per non ferire ma forse è proprio la nostra indifferenza a ferirli ulteriormente, basterebbe un po’ di umanità in più, forse un saluto per dire “ciao, sono con te”.
Questo libro ci ricorda che ci sono vite diverse dalla nostra, che meritano empatia e rispetto, che necessitano vicinanza, che lottano contro una burocrazia e una sanità che non è capace di far fronte alle proprie necessità…
Questo libro è un’occasione di riflessione, una sosta nel caos quotidiano per prendere consapevolezza di vite vissute ai margini, apre una porta sulla fragilità umana e lo fa con coraggio, senza veli, senza peli sulla lingua, è una finestra che si spalanca sul vissuto doloroso e spesso silenzioso di chi convive con la malattia… e dove si scopre che non c’è cura se non l’amore!
Sono pagine che suscitano profondo rispetto e gratitudine.
Tutto davanti a certi vissuti diventa più sopportabile.
Grazie Ada e Daria.
Roberta Salis
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