Carissimi Amanti dei libri,
a proposito di monarchia inglese, oggi vi presento Enrico VIII re d’Inghilterra, sovrano capriccioso, opportunista e perseguitato così tanto dal desiderio di avere un erede maschio che sconvolge il destino di tutta la nazione. D’altra parte non aveva scelta, la dinastia doveva continuare ed era disposto a tutto pur di ottenere ciò che voleva… anche a gesti non proprio “nobili”!
Nacque nel 1491 ed era il secondogenito di Enrico VII ed Elisabetta di York. Divenne erede al trono giovanissimo dopo la morte del fratello Arturo, sposo di Caterina d’Aragona. Studiava per inserirsi nella carriera ecclesiastica, era esperto di astronomia e architettura.
Salì al trono, dopo la morte del padre, nel 1509. Per il gioco delle alleanze di convenienza e di potere fu costretto a sposare la moglie del fratello e ciò fu possibile solo perché il matrimonio di Arturo con Caterina d’Aragona non era stato consumato o così dissero.
Era un uomo bello, gentile e attraente che con il tempo divenne obeso, spietato e capriccioso. Ma poteva permetterselo, d’altronde l’essere sovrano era certo un fattore ereditato ma anche dato dalla grazia divina e questo gli conferiva ogni potere su tutto e su tutti. Non c’erano limiti per lui e per il suo operato e guai a chi osava mettersi contro o provava a contraddirlo… morte assicurata!
Era appassionato del lusso e costruì magnifici edifici oltre a prediligere attività come la caccia, la musica e il ballo. Era circondato da grandi pensatori e intellettuali ed era promotore di cultura… che ha ispirato numerosi libri, documentari e racconti nella storia.
Monarca della dinastia Tudor e fondatore della chiesa anglicana, chiesa che nacque dopo lo scisma religioso con la chiesa cattolica romana… era noto per le sue frequenti passioni che ardevano e si spegnevano molto velocemente.
Si sposò sei volte! Non si contano le volte che ingravidò donne e gli aborti spontanei o le gravidanze isteriche che segnarono la storia di questo sovrano e delle sue compagne di vita o di letto. Dei figli che nacquero pochi sopravvissero. Enrico VIII vedeva in tutto questo una punizione per avere infranto la legge divina: non avrebbe dovuto sposare la moglie del fratello e questo pensiero lo tormentava.
Il problema era che al tempo era una sciagura pensare che una donna potesse governare la nazione, per cui… urgeva avere un erede maschio e per averlo ricorse a numerose amanti e mogli! Mogli che poi portava alla morte in modi diversi. Anche Anna Bolena che tanto aveva amato fu giustiziata.
Aveva il vizio di far decapitare o giustiziare tutte le persone che riteneva nemiche o scomode.
Conoscevo la figura di Enrico VIII ed è certo che al di là delle sue follie e del suo carattere abbia comunque scritto una storia che continuiamo a studiare e tramandare per le riforme che pose in atto.
Certamente tra le tante luci che ha acceso nella storia del Rinascimento vi sono anche le ombre… che ci fanno arrivare la figura di un sovrano tanto intelligente e colto quanto crudele e imprevedibile!
Forse il fatto che sia una figura storica molto lontana dal nostro tempo lo rende meno temibile, ma sapere che in virtù del suo essere sovrano poteva decidere della vita e della morte di chiunque solo perché il suo potere era illimitato… resta assolutamente inquietante!
Roberta Salis
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