Autrice: Yasmine Reza
Traduttrice: Maurizia Balmelli
Edito da Adelphi
Pubblicato nel 2013
Pag. 163
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Con una scrittura di acuminata precisione, capace di muoversi tra i registri più vari, Yasmina Reza è abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze, solitudine e violenza, disperazione e risentimento; e riesce a condurre la danza dei personaggi di questo romanzo – mogli inquiete e mariti perplessi, amanti insoddisfatte e libertini mediocri, giovani in fuga dalla vita e vecchi abitati dalla morte – senza mai allontanarsi dalla lucidità intransigente di chi cerca di dire senza orpelli qualcosa che è.
RECENSIONE
Carissimǝ Amanti dei libri,
per la challenge #leviamolapolveredailibri ho letto per la prima volta un testo di Yasmina Reza ed è stato “amore a primo libro”!
Questo piccolo volume che sembra una semplice raccolta di racconti, in realtà, è un intreccio di vite, di realtà vissute nella quotidianità, di personaggi che si raccontano singolarmente ma che fanno parte di una narrazione corale. Le loro vite, il loro muoversi è un intreccio continuo. Tutto parte dalla vita matrimoniale di una coppia: Janette ed Ernest Blot, legati al loro vivere troveremo altri personaggi, la figlia Odette ed il marito, amici, amanti… ciascuno è protagonista a modo suo!
Inutile dire che la vita dei Blot sia tutta basata sul far vedere che sono felici ma il loro matrimonio è finito, il loro è un rapporto che si trascina, teso più a fare in modo che non si parli male di loro che al tentare di ricostruire qualcosa. Quel qualcosa non c’è più!
Diciotto personaggi si racconteranno in poche pagine e con poche parole.
Ciascuno si svela, si rivela e apre il cassetto dei propri segreti… stupisce la quotidianità di tutto ciò che leggerete, sembra tutto così “conosciuto”. Si percepisce la precarietà di queste vite, la solitudine, l’angoscia e la paura, tutto quel mondo complicato che noi essere umani sappiamo creare ed in cui ci invischiamo per un nonnulla. Ci vengono mostrate ferite e debolezze… e poi quante maschere!
Ma c’è qualcosa a cui tutti anelano, il centro della narrazione di ciascuno è la ricerca della felicità… perché, in fondo, chi è davvero sicuro di averla raggiunta? Si può riconoscere?
Forse è proprio questo che rende la vita di ciascuno dei personaggi un po’ più vuota, si percepisce la pesantezza, l’insoddisfazione, come se la ricerca della felicità non avesse una via d’uscita.
La Reza nelle sue descrizioni non usa mezze parole e fa percepire tutta l’amarezza dei personaggi, quelle situazioni in cui si vuole preservare l’apparenza davanti agli altri, uomini traditi e amanti mai contente, vecchi vicino alla fine… tutto è rivelato senza fronzoli, nella sua drammaticità.
La sua scrittura è graffiante, schietta, terribilmente tesa a mettere a nudo i rapporti umani, le relazioni interpersonali, le paure e le sofferenze…
Per me questo libro è stato un toccare con mano la vita di tante persone.
Se posso dare un consiglio, leggetelo senza giudicare la vita di questi personaggi perché in loro ci siamo un po’ tutti noi!
Roberta Salis
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