H. H. Holmes

Carissimi Amanti dei libri,

oggi vi parlo di un volto del male che mi ha fatto venire i brividi e che credo non dimenticherò…

Attenzione perché alcuni dettagli di questa recensione possono essere poco graditi a chi è altamente sensibile!

Il volto del male che oggi la #emseitalia ci presenta si tratta di Herman Webster Mudgett ma forse questo nome non vi dice nulla perché in realtà si faceva chiamare Henry Howard Holmes ed è stato il primo serial killer statunitense!

Spesso confuso con Jack lo Squartatore perché molti pensano si trattasse della stessa persona ma, no, sono due individui crudeli distinti e che hanno sparso sangue innocente in contesti diversi! Jack lo Squartatore scelse un certo tipo di donna da eliminare mentre H.H. Holmes non aveva altro scopo che godere del dolore altrui e magari guadagnare denaro…

Gli vengono attribuiti numerosi omicidi, circa 200, ma in realtà si ignora la cifra reale di quante donne siano morte a causa sua… sì, perché uccideva solo donne giovani, inesperte e che spesso arrivavano nella grande città in cerca di lavoro o di fortuna senza avere la minima capacità di organizzarsi.

H. Holmes sognava di essere un dottore sin da piccolo ma non tanto per aiutare a lenire e curare le sofferenze degli ammalati, il suo interesse per la medicina aveva un sapore macabro e certamente poco razionale.

Il suo primo omicidio avvenne ai danni di una donna. Il secondo, invece fu di un anziano gravemente malato che eliminò con del veleno, avrebbe dovuto curarlo visto che all’anziana moglie dell’uomo fece questa promessa, ma lo scopo di Holmes era di farsi cedere la loro farmacia per intascare i guadagni e, naturalmente, dopo che ci riuscì sparì anche l’anziana senza che nessuno si preoccupasse di questa coppia sfortunata.

Era un abile truffatore, incalcolabili le sue frodi, era una persona camaleontica che spesso utilizzava diversi nomi per non farsi scoprire ed era continuamente in fuga… così per molte sue truffe non venne mai catturato. Era furbo, si mostrava come una persona amabile e gentile e a favorire il dargli fiducia da parte della gente c’era il fatto che era un uomo attraente.

Con le ingenti somme che mise da parte con le truffe fece costruire una sorta di hotel maestoso con numerose camere. Una struttura che venne soprannominata “Il Castello” e che fungeva per Holmes da lavoro, abitazione e hotel… un hotel dove, spesso, chi entrava non usciva vivo!

C’erano nella struttura interna dell’edificio dei passaggi segreti, delle stanze insonorizzate, porte blindate, muri scorrevoli e… se vi è venuto in mente una sorta di film dell’orrore, vi avviso che, lui l’orrore lo fece diventare realtà per tante giovani donne…e per tanti ignari ospiti dell’hotel che finirono per fare le loro vacanze in paradiso o meglio, in una camera a gas che controllava a suo piacimento. Se voleva che la vittima morisse subito aumentava il gas o se voleva vederla spegnersi lentamente lo metteva al minimo e da dietro uno spioncino si godeva lo spettacolo!

Ma non solo…  uccise numerosi collaboratori, fidanzate, impiegate e chiunque avesse voglia di eliminare. Lui godeva nell’intrappolare le sue vittime e nel vederle urlare fino alla morte, inoltre si divertiva a sezionare i loro cadaveri, a scioglierli nell’acido e a fare mille esperimenti.

Naturalmente nella cantina c’era un forno crematorio e delle vasche dove scioglieva i cadaveri… per non parlare del suo set di coltelli, seghe, divaricatori e altri gingilli per dissezionare le sue vittime.

Un folle? Forse peggio!

So che vi ho messo i brividi e che probabilmente avrete gli incubi ma… questa è la realtà di un serial killer: dolore per la vittima e morte… ma per lui diventa un modo per godere e sentirsi potente!

Roberta Salis

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