Carissimi Amanti dei libri,
oggi vi presento il volume della #emseitalia dedicato ad un fatto di cronaca italiana che ha sconvolto e segnato la storia del Paese: “Il mostro di Firenze”… un caso che ha tinto di sangue e di mistero due decenni tra il 1968 e il 1985 e che tutt’ora genera numerose ipotesi da parte degli esperti.
Tutto ebbe inizio nelle campagne fiorentine dove 8 coppie di giovani innamorati trovarono la morte mentre cercavano di vivere la loro intimità… Un guardone? Un uomo affetto da impotenza? Un fallito?
No, uno dei serial killer peggiore della storia della cronaca nera in Italia, colui che venne definito “Il mostro di Firenze” e su cui restano numerosi dubbi e ipotesi su chi possa essersi macchiato di tali delitti efferati e crudeli, soprattutto nei confronti delle donne.
Le coppie erano tutte giovani, studenti o lavoratori, incensurate e alcune con il desiderio di sposarsi, di iniziare una vita insieme senza più doversi rinchiudere in macchina per trovare un po’ di intimità…
Molti furono gli accusati, i presunti colpevoli e poche furono le certezze.
Solo un dato è certo, la morte di 16 ragazzi in cerca d’amore e che hanno trovato in quella naturale e umana ricerca una morte atroce e senza spiegazioni logiche.
Le coppie sono state spiate, colte alla sprovvista nei loro atti amorosi espletati nelle loro automobili e freddati ferocemente con una pistola e un coltello… coltello usato spesso con efferatezza e crudeltà sui corpi già privi di vita. Solo una coppia si trovava in una tenda da campeggio.
Erano anni in cui la convivenza non andava di moda ma l’appartarsi in macchina veniva giudicato trasgressivo ed era l’unico modo in cui le coppie potevano trascorrere indisturbati piacevoli momenti per i loro rapporti sessuali o per farsi le coccole. Si cercava ciò che oggi definiamo “privacy”!
Nell’omicidio delle coppie, l’assassino, con il passare degli anni divenne ancora più crudele e lasciò la sua firma in modo originale. Infatti, iniziò ad asportare parti del pube ed il seno sinistro dalle donne dopo aver portato al di fuori della macchina il loro cadavere. Da brividi!
Ma chi era che commetteva questi delitti?
Qual era il movente?
Natalino Mele che pare abbia visto il mostro di Firenze. In una notte di agosto del 1968, all’età di sei anni, Natalino era presente quando il mostro uccideva sua madre e uno dei tanti amanti della donna. Si trovava nel sedile posteriore della vettura e dormiva, l’assassino probabilmente non si accorse della sua presenza. Svegliato dalle urla della madre e dell’amante scappò nei campi e arrivò a casa di un uomo dove raccontò che la madre e lo zio erano stati uccisi e che il padre era malato.
Da qui in poi… i presunti assassini furono tanti… ma mai si è scoperto chi fosse davvero il colpevole.
Alcuni nomi hanno segnato la storia della vicenda del “Mostro di Firenze”.
Vediamo chi sono:
Le accuse ruotavano attorno a Pietro Pacciani, Mario Vanni, Giancarlo Lotti, Giovanni Faggi e Fernando Pucci… coloro che si definirono “compagni di merende” un’espressione che indica una compagnia di persone che si dedica ad affari loschi, poco legali. Espressione utilizzata anche oggi con accezione negativa.
Tanti dubbi ruotano attorno a chi ha commesso i delitti, il caso del Mostro di Firenze è uno dei casi più inquietanti della storia italiana che non si dimentica, che continua ad essere presente attraverso allusioni nei testi delle canzoni, attraverso le graphic novel ispirate al caso e ad alcuni film.
In seguito a questo caso di cronaca nera fu coniato il termine di “mostrologia” per indicare lo studio e tutto ciò che approfondisce i temi legati al caso: siti, libri, podcast, ebook, blog… con lo scopo di trovare la verità!
Tante le ipotesi, tante le strade vagliate dagli studiosi, dai criminologi e da coloro che sono stati coinvolti direttamente per la soluzione del caso ma senza mai trovare una soluzione definitiva: ciò che resta sono gli omicidi commessi e la certezza che nella crudeltà degli atti commessi contro le donne si nasconda una personalità che odia il genere femminile e la loro capacità di generare la vita. Il Mostro conosceva la zona e probabilmente viveva lì accanto, sapeva come muoversi e dove nascondersi… e forse è ancora nascosto da qualche parte, impunito per le sue crudeltà e capace di continuare a far avere gli incubi ad una nazione intera che desidera trovare la verità ed ottenere giustizia per le coppie morte e per le famiglie addolorate da lutti senza logica.
Ho i brividi… questa vicenda è sconvolgente e dopo averla letta, lascia l’amaro in bocca, la rabbia perché probabilmente resterà uno di quei casi senza che esista una giustizia umana… ci penserà quella divina? Se esiste…
Potrei fare mille considerazioni in merito a questa vicenda, ma mi soffermo solo su una domanda: “Come si può pensare di togliere la vita ad un altro essere umano come noi?”… La logica di chi uccide mi sfugge, mi sconvolge, mi spinge a considerare un aspetto che spesso ignoro: certe persone sono peggio delle bestie e non c’è nessuna parvenza di umanità nel loro agire!
Consiglio la lettura agli amanti del genere #crime e della #criminologia e a tutti coloro che, come me, sono appassionati di #thriller e di storie vere!
Sul sito www.ivoltidelmale.it si trova il piano dell’opera e la possibilità di abbonarsi e avere vantaggi esclusivi!
Roberta Salis
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