Autrice: Serena Penni
Edito da Il ramo e la foglia edizioni
Pubblicato nel novembre del 2023
Pag. 176
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Carla, Paolo, Elisabeth, tre voci raccontano sé stesse e il desiderio che sembra consumarle: passioni e delusioni si contorcono nel tentativo di un equilibrio. La maternità e la paternità oscillano incerte nelle distanze che solo una delusione d’amore, forse assimilabile alla morte, sa rendere insormontabili. Il passato non lascia scampo, torna potente e configura il presente. Un passato che non è solo ricordo ma costruzione di una convinzione. Se l’amore passionale invade violento lo spazio della vita altrui, allora è meglio rimanere nel recinto di un amore mite che si fa semplice affetto. Serena Penni marca stretti, in una scrittura snella e coinvolgente, l’affanno e le riflessioni di tre cuori; li insegue, implacabile, fino alla loro destinazione finale.
RECENSIONE
Carissimi Amanti dei libri,
finalmente ho l’opportunità di parlarvi della splendida opera di Serena Penni dal titolo “La destinazione” edito da Il ramo e la foglia edizioni.
Carla, Paolo, Elisabeth… tre voci, tre vite, tre punti di vista. Una finestra sul loro vissuto e sul loro modo di vivere l’amore, la vita, il dolore. Una finestra sulle nuvole a cui si aggrappano per sopravvivere al peggio che capita loro.
Ognuno di loro ha qualcosa da dire e, no, non ero pronta ad entrare così profondamente nei loro vissuti, nelle ombre della psiche umana e nelle sue debolezze; non pensavo di dover toccare temi così delicati e dolorosi: l’infrangersi dei sogni, il lutto, l’aborto, la violenza fisica e psicologica, la tossicità nel rapporto di coppia, il femminicidio, la dipendenza affettiva e l’anaffettività… per menzionare alcuni dei nodi che si presenteranno nel testo.
La destinazione è un romanzo diviso in tre parti dove i protagonisti: Carla, Paolo ed Elisabeth si mettono a nudo, si raccontano, aprono lo scrigno delle loro fragilità, svelano pensieri e pezzi dolorosi della loro vita.
Carla ora è libera… forse!
Una cosa è certa: la solitudine è più schiacciante del senso di libertà di cui ora può godere.
Eppure… Se per caso Paolo dovesse tornare indietro e decidere di riprendere la loro relazione lei sarebbe disposta a dimenticare tutto il dolore che ha vissuto per quel grande amore e a riabbracciarlo… per ricominciare, per sentirsi davvero libera, per essere ancora madre del suo uomo, per assecondare ogni suo desiderio, per spezzare la paura di perderlo per sempre.
Ma Paolo non torna, Paolo è lontano, Paolo non è mai stato presente. Troppo ferito, disturbato dal suo passato, indifferente a causa degli affetti che gli sono mancati, egoista e capace solo di parlare di sé. Ascoltare Carla non gli è mai interessato sino in fondo.
Certo… quel dolore che lo schiaccia da sempre non lo abbandona. Quel dolore è la sua croce, la scusa per giustificare ogni suo comportamento assurdo…
Carla è disposta a tutto pur di tenere stretto a sé quest’uomo, l’uomo che ha amato più di tutti, l’uomo da cui aspettava un figlio, l’uomo che è riuscito a distruggere il suo desiderio di essere madre e che l’ha umiliato con il dubbio che il figlio non fosse suo.
Paolo… perché Paolo continui a crogiolarti nel tuo passato?
Perché continui a rivivere quel dolore ricordando tua madre?
Perché non lasci andare il passato?
Continua a lasciarsi sconvolgere da quel giorno e ne è prigioniero come se fosse colpevole, come se avesse potuto impedirlo, come se… quanti se…
La sua partenza è una fuga. Non gliene importa nulla di quel figlio che forse ora sarà stato abortito, lui ama già un’altra donna.
No, non vuole figli, non vuole che tutto si ripeta.
E poi c’è Elisabeth il nuovo amore di Paolo.
Una donna che fa desiderare a Paolo di avere un figlio, una donna con cui vuole un matrimonio, una casa, un futuro…
Elisabeth è una donna matura dal passato non facile.
Elisabeth ama sedurre uomini più giovani. Sente sul collo il fiato della vecchiaia, rincorre la giovinezza e si comporta come se ancora lo fosse… ma è consapevole di ciò che fa e delle sue debolezze.
Elisabeth vuole sentirsi viva. È sposata con Gabriele, unita a lui da un grande dolore, forse un giorno si lasceranno.
Una cosa è certa… Paolo per lei è importante fino a quando si rende conto che il suo egoismo lo sorpassa e ogni cosa che fa la fa per lui.
Poi dopo quello schiaffo tutto crolla…
E ciò che Elisabeth spera è che Paolo trovi la pace.
Eh sì… Paolo la troverà. Paolo è in viaggio verso la sua destinazione.
La destinazione è un romanzo appassionante, profondo, intenso e coinvolgente. L’ho letto due volte perché la scrittura di Serena Penni è davvero capace di farti sentire a pelle le parole e le esperienze narrate dai protagonisti. Un’autrice che ha un grande talento e che non lascia nessun dettaglio fuori posto, grande cura nella descrizione di ogni situazione…
Una scrittura che mi ha colpita e conquistata, pulita, raffinata, intensa.
Splendido libro che non lascia sicuramente indifferenti, profondamente umano. Spero di leggere ancora il talento prezioso di Serena Penni!
Ringrazio tantissimo Giuliano, Roberto e la CE per la copia del libro.
Roberta Salis
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