Autore: Raffaele Mangano
Edito da Fausto Lupetti Editore
Pubblicato nell’ottobre del 2022
Pag. 177
DESCRIZIONE DEL LIBRO
Il caso, le coincidenze, oggetti che riappaiono all’improvviso, sino a che il messaggio diventa chiaro: è venuto il momento di raccontare. Raccontare quello che Leone, poche ore prima della morte in una Rsa, svela all’amico convocato per raccogliere le sue ultime volontà. Il legame con il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, nato durante la resistenza partigiana e proseguito negli anni, tra incontri furtivi e missioni segrete. La scoperta che il coinquilino di una casa in affitto è il capo brigatista Mario Moretti. Episodi di una vita rocambolesca e sorprendente. Anche le sue richieste finali sono inusuali: la dispersione delle ceneri in un luogo ben preciso e la distruzione di una scatola sigillata contenente segreti da non violare. Il fuoco aveva arso il corpo e il contenitore misterioso, ma non i ricordi che, a distanza di tempo, tornano prepotenti e si trasformano finalmente in parole.
RECENSIONE
Carissimi Amanti dei libri,
oggi vi presento il libro di Raffaele Mangano “La riga sulla emme”, un romanzo tratto da una storia vera. Infatti, è la storia di Leone Mariani. Chi è Leone Mariani? Domanda lecita, è la stessa che mi sono fatta anche io ma, pagina dopo pagina, ho trovato la risposta. Una risposta che mi ha piacevolmente sorpresa per la sensazione di profonda tenerezza che mi ha lasciato.
Ma partiamo da quello che in questo romanzo è l’inizio della storia…
Leone si trova presso una struttura privata presso la quale viene accudito amorevolmente, l’infermiera si preoccupi che non si affatichi troppo, è anziano, malato e sa già che non gli resterà molto tempo ma vuole consegnare i suoi ultimi ricordi e soprattutto le sue ultime volontà ad un caro amico che… nonostante la differenza d’età ha condiviso con lui un pezzo di strada sia dal punto di vista professionale che nella vita privata. Così, con carta e penna alla mano… Leone detta la suo amico delle volontà un po’ strane ma in perfetto stile Leone, ma lo si capirà solo alla fine.
La loro è un’amicizia leale ed è bello coglierlo dai loro dialoghi.
Si percepisce molta curiosità dell’interlocutore più giovane nei confronti della vita di Leone, la stessa che sentirete nascere in voi, ma anche molto rispetto… Sarà il loro ultimo incontro ma si rivelerà un incontro in cui, per la prima volta, Leone racconta alcuni fatti del suo passato che non vi aspettereste…
Leone non era un uomo comune, era un uomo che ha fatto della sua semplicità uno stile di vita che lo ha reso capace di vivere missioni “speciali”, che ha vissuto come braccio fidato dell’Arma dei Carabinieri, che era un grande amico del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che nonostante la sua riluttanza riusciva sempre a far trionfare la giustizia, un tipo che ha fatto da talpa per i partigiani e l’agente segreto per Mossad…
Scriveva libri, poesie, disegnava e tutti i suoi segreti li custodiva in una scatola che dovrà essere bruciata dopo la sua morte perché certe verità, certi fatti vissuti, certi oggetti posseduti devono sparire insieme a lui…
Era anche un amante dei bambini e scriveva spettacoli per i loro teatrini…
Il giovane amico scopre un Leone inedito… una parte della storia di un uomo che mai si era raccontato in questo modo nel loro camminare insieme e che solo ora che Leone è alla fine della sua vita viene rivelato. Ma sarà una rivelazione a piccole dosi perché si percepisce che molto di sé, Leone, non lo ha condiviso con nessuno… e che si dissolverà nel tempo con la sua morte.
Quello nella struttura sarà il loro ultimo momento insieme.
Leone non ha rivelato tutto… e forse ciò che lascia ancora da scoprire su di sé non sarà un caso, in fondo, ci sono cose che nella vita parlano senza troppe parole ma rivelano parti di noi che restano nel tempo come gocce di memoria affidate all’eternità.
Sono stata piacevolmente rapita da queste pagine che ho divorato con interesse e curiosità.
Alla fine della lettura ho sentito Leone come un familiare, come una persona che aveva tanto da raccontare e che, forse, ha volontariamente omesso tante cose, probabilmente quelle che ha voluto portare con lui, quelle più preziose per la gioia o per il dolore che gli hanno regalato. E ho pensato a i tanti “Leone” che esistono e si spengono in silenzio senza poter conoscere la loro storia…
Perché, diciamolo chiaramente, ora che un po’ conosciamo Leone, fa parte anche della nostra storia…
Una lettura che regala un sorriso e tanta tenerezza. Non posso che consigliarlo.
Grazie a Manuelita Maggio e alla CE Fausto Lupetti Editore per la copia del libro.
Roberta Salis
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