Le storie del Castello di Trezza

Autore: Giovanni Verga

A cura di: Enrico De Luca

Edito da Caravaggio Editore

Pubblicato nell’ottobre del 2022

Genere: Narrativa

Pag. 110

DESCRIZIONE DEL LIBRO

«Ad un tratto un grido terribile rimbombò per l’immenso corridoio; era un grido supremo di terrore, di delirio, che non poteva riconoscersi a qual voce appartenesse, che non aveva nulla d’umano; nello stesso tempo si udì un gran tramestìo, l’uscio e la finestra della camera furono spalancati con impeto, quasi da un violento colpo di vento, e al lume dubbio della lampada parve che una figura bianca in un baleno attraversasse la camera e fuggisse dalla finestra.»

In questa novella, scritta nel 1875 e pubblicata a puntate su «L’illustrazione Italiana», Verga, ancora lontano dalla corrente verista, si immerge in atmosfere cupe, gotiche e romantiche. Le storie del castello di Trezza racconta l’intrigo adultero di due coppie – sviluppato su due piani temporali diversi, il presente e il passato – svelando le paure e le fragilità dell’amore, portandole alle sue più nefaste conseguenze. Un racconto dove le verità sono sfumate, come l’entità del fantasma che aleggia nel castello.

RECENSIONE

Avete voglia di un libro breve e dalle tinte gotiche?

Un libro che potete leggere o ascoltare su Audible?

Ho il libro che fa per voi!

Oggi vi parlo brevemente, dato che consta di poche pagine, del libro “Le storie del Castello di Trezza” di Giovanni Verga, un classico che merita di essere riscoperto e di cui poco si parla. È un classico che merita di essere riscoperto e di cui poco si parla. Nonostante la brevità la storia narrata non è per niente banale, anzi…

Tra le pagine confluiscono le storie di amori adulteri che si intrecciano tra presente e passato, la narrazione è suggestiva, coinvolgente e lascia ampio spazio all’immaginazione che vaga tra le mura del castello come il fantasma che pare in tanti abbiano visto…

Sì, ci sono numerose dicerie pronunciate sottovoce per non fare adirare il barone. Sussurri tramandati di nascosto su quel fantasma vestito tutto di bianco che incute timore con i suoi gemiti strazianti e che chi incontra spera di non doversi imbattere mai più. Qualcuno dice che appaia in modo particolare nelle notti in cui scoppia il temporale.

Una storia triste e malinconica che ha per protagonista l’amore… infelice, non compreso, fatale.

Quel fantasma è di una donna, donna Violante.

Ma chi è quest’infelice donna?

Lascio a voi la scoperta dei dettagli più preziosi di questa vicenda…

Se vi affascinano le narrazioni con un velo di mistero dove dettaglio dopo dettaglio si rivela la verità… ve lo consiglio per le letture nelle sere piovose e fredde dell’inverno o se avrete voglia di viaggiare in compagnia di parole e vicende un po’ spettrali!

Un piccolo capolavoro della letteratura italiana.

Un’avventura librosa brevissima adatta per una serata invernale o per chi ha voglia di pagine un po’ spoooky… e perché no, la consiglierei anche a chi cerca una lettura da alternare ad altre più corpose. Lettura perfetta per chi si trova nel fatidico “blocco del lettore”.

Roberta Salis

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