Maometto II

Carissimi Amanti dei libri,

facciamo un salto indietro nel tempo e facciamo due passi nell’impero ottomano per conoscere Maometto II, un volto del male… senza dubbio!

Il padre, Murad II fu un sultano giusto e amato dai suoi sudditi e quando morì fu Maometto, nel 1451, a prendere il suo posto. Si distinse per la sua ferocia sin dal principio del suo regno varando la legge del fratricidio: uccise suo fratello, ancora neonato, per assicurarsi di essere l’unico pretendente al trono!

Fu un abile condottiero e un grande stratega, riuscì in poco tempo a conquistare Costantinopoli ponendo così fine all’Impero bizantino nel 1453. Le sue forze militari in terra e in mare erano grandissime, si fece costruire delle armi per poter distruggere le mura della città! Fu l’unico a vantare dei cannoni mai visti prima di allora.

Una volta conquistata Costantinopoli decise che fosse la nuova capitale dell’impero ottomano… e la sua fama di conquistatore non si fermò certo qui. Si spinse anche verso l’Anatolia, voleva che il suo regno si espandesse il più possibile. Tentò di invadere la Serbia ma fu sconfitto ed ebbe come avversario Vlad III di Valacchia.

La sua vita privata era abbastanza movimentata… era un grande amatore di donne, pare abbia avuto numerose compagne e tre mogli legali, ma non disdegnava nemmeno la compagnia degli uomini.

Il suo temperamento era quello che abbiamo riscontrato in molti sovrani incontrati: poteva permettersi qualunque cosa, la vita e la morte dei suoi sudditi, di essere implacabile, di ricorrere alla violenza nei modi che più riteneva opportuni.

Donne o uomini non importava, la sua furia si abbatteva su chiunque.

Con la spada, a mani nude, tramite impalamento o con qualunque mezzo… poneva fine alla vita di chi lo infastidiva, lo tradiva o era sospettato di farlo. Non gli interessavano le suppliche o le giustificazioni perché non si interessava della vita di nessuno, mancava di empatia… totalmente!

Che dire? Anche Maometto II mi conferma che il potere può diventare un’occasione per permettersi di oltrepassare il muro della ragione. O come meglio si usa dire… il potere dà alla testa e non solo per i capricci che comporta ma per il pensare di poter decidere della vita altrui, senza pietà.

Questo aspetto mi fa sempre riflettere… in fondo, anche oggi, ci sono personaggi che in modi diversi, decidono il destino delle masse. Un destino a cui spesso non ci si può sottrarre.

Roberta Salis

 

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