Autore: Stephen King
Traduttrice: Hilia Brinis
Edito da Sperling & Kupfer
Pag. 423
Pubblicato nel novembre del 2013
DESCRIZIONE DEL LIBRO
In una limpida giornata di fine estate, la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo residenziale di una cittadina del Maine. Non lontano dalla loro casa, al centro di una radura, sorge Pet Sematary, il cimitero dei cuccioli, un luogo dove i ragazzi del circondariato, secondo un’antica consuetudine, usano seppellire i propri animaletti. Ma ben presto la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti e dall’improvviso ridestarsi di forze oscure e malefiche.
RECENSIONE
“Il cuore di un uomo è fatto di un terreno più duro, Louis”.
Carissimǝ Amanti dei libri,
finalmente sono riuscita a leggere “Pet Sematary” di Stephen King, erano anni che lo desideravo, soprattutto dopo aver visto decine di volte i film ispirati al libro. Sono una grande fan dei film horror e quando qualcuno mi conquista come “Pet Sematary” non posso non tuffarmi tra le pagine del libro…
Non lo faccio per fare confronti ma semplicemente per comprendere quanto il film sia fedele e per ritrovare quel brivido che mi ha scosso e conquistato!
Pet Sematary è un horror di quelli che non si scordano,
un libro che tiene incollati alle pagine,
un libro che sfida la nostra paura più grande, quella della morte.
Protagonista di questo libro è la famiglia Creed composta da Louis e la moglie Rachel, la figlia Ellie e il piccolo Gage. Insieme a loro troviamo il loro gattone, Church. Da Chicago si trasferiscono a Ludlow una piccola cittadina nel Maine dove Louis continuerà il suo lavoro come medico con i ragazzi del campus universitario lì vicino.
Sarà per loro un nuovo inizio, una vita tranquilla lontana dal caos delle grandi città. In teoria dovrebbe avere ritmi meno serrati e casi meno impegnativi da affrontare…
In teoria, ovviamente!
Appena arrivano nel terreno dove sorge la loro nuova casa si ritrovano ad affrontare qualche imprevisto ma fanno anche la conoscenza dell’anziano vicino Jud Crandall che li accoglie quasi come se fossero i suoi figli. Jud è accomodante, simpatico, amichevole e insieme a sua moglie Norma sono una coppia tenera e capace di grande affetto con i Creed.
Jud soprattutto sarà per loro un punto di riferimento in quel posto quasi sperduto e popolato solo da enormi tir che sfrecciano nella strada principale…
Jud sarà per loro sempre disponibile…
Jud sarà la via verso un mondo inaspettato…
Jud rivelerà cose inimmaginabili…
Sì, perché la morte li perseguita e sarà per la famiglia Creed un abisso oscuro.
Dietro casa loro c’è un cimitero degli animali, “Pet Sematary”, dove i bambini da sempre vanno a seppellire i propri amici a quattro zampe, ma anche piccoli volatili… quello è il loro luogo di riposo dopo questa vita. Questa scoperta stupisce la famiglia e l’argomento “morte” diventerà come un’ombra.
Infatti, Rachel porta con sé mille rimorsi per la morte di sua sorella e toccare il tema la fa trasalire ogni volta con una rabbia inaudita, per questo in famiglia l’argomento è tabù. Nemmeno Louis sa con certezza cosa è successo alla sorella di Rachel e perché lei reagisca con tanta “cattiveria”. Una cosa è certa, non se ne deve parlare in casa e soprattutto con i bambini.
Solo che prima o poi la vita ti sbatte in faccia la morte e non puoi scappare.
La tentazione è forte perché la possibilità che Louis Creed scoprirà gli aprirà un mondo irresistibile… e non so voi, ma il dubbio di scegliere la stessa strada di Louis verrebbe anche a me se fosse possibile.
Non posso e non voglio spoilerare ma vi assicuro che King in questo romanzo è geniale e tocca punti nevralgici dell’animo umano, scuotendo ogni minima morale e facendo vibrare anche le ossa.
Non è un romanzo superficiale.
La costruzione narrativa spinge colui o colei che legge a fare i conti non solo con la morte ma anche con quell’abisso di dolore che la caratterizza, il senso di abbandono, il sentirsi persi e inutili, lo strozzante senso di buio e il terrore che si percepisce nel non rivedere mai più chi si è amato.
Angoscia,
sgomento,
follia…
Perché la sofferenza può portare a scelte senza ritorno, può risvegliare ciò che dovrebbe trovare la pace eterna, rende irrazionali e la logica trova mille giustificazioni per andare anche contro la coscienza.
Ci si convince che anche se non si fa qualcosa di giusto si può chiudere un occhio…
Eppure Louis Creed sa cosa è avvenuto in passato.
Sa a cosa potrebbe andare incontro e…
No, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire!
Sicuramente, alla fine del libro nascerà un interrogativo prepotente: “Cosa avrei fatto io?”.
Proviamo a rispondere con sincerità nel nostro cuore.
Un romanzo che lascia il segno.
Intenso, affascinante, una calamita di avvenimenti che ti risucchiano in un vortice senza ritorno, emozionante, un pugno nello stomaco inaspettato.
Un romanzo che mette a nudo le ombre dell’animo umano, l’irrazionale che in ognuno di noi e non mancheranno i colpi di scena, credetemi!
Capolavoro indimenticabile, per me.
Roberta Salis
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