Radovan Karadžić

Carissimi Amanti dei libri,

avete voglia di conoscere il terribile personaggio che la #emseitalia ci regala nel nuovo volume de “I volti del male”?

Vi accontento subito, oggi parliamo di Radovan Karadžić che dal 1992 al 1996 fu un politico, presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina ma soprattutto viene ricordato per il suo essere un criminale di guerra. Non solo fu ideatore di campi di concentramento per uomini ma anche di campi di stupro per donne dai dodici ai sessant’anni… solo per farvi capire a grandi linee chi abbiamo davanti!

Questo “volto del male” che credo non si possa definire in altro mondo è un ancora in vita e trascorre i suoi giorni nel carcere dell’Isola di Wight, il maggior centro penitenziario del Regno Unito.

Come sempre vi regalo poche essenziali pennellate, ma vi consiglio di leggere il volume per i numerosi dettagli che regala per la gioia dei lettori e delle lettrici!

Karadžić studiò psichiatria e sin da giovane si distinse per il suo essere ambiguo… infatti, pare che per aumentare i suoi guadagni facesse delle false valutazioni mediche al fine di favorire criminali che grazie al suo aiuto evitavano le pene più dure in quanto ritenuti malati mentali!

Il suo ingresso in politica fu più per opportunismo che per un fatto di coscienza, infatti scopriremo che di coscienza Karadžić ne ebbe molto poca, ma nella sua veloce ascesa al vertice si faceva portavoce della “rigenerazione nazionale” e si erse a paladino dei diritti serbo-bosniaci. Con il passare del tempo la sua follia si manifesta apertamente e compie il suo progetto di attuare una pulizia etnica dei non serbi e non solo, perché all’orrore si aggiunsero crimini di ogni genere e deportazioni.

Nel 1996 a causa dei crimini di guerra che commise nell’ex Jugoslavia venne ricercato dal tribunale penale internazionale. Venne accusato di avere ordinato il genocidio di Srebrenica.

Dal 1996 al 2008 visse un periodo di latitanza travestendosi per non essere riconosciuto e camuffando la voce per non destare sospetti. Per vivere faceva finta di occuparsi di medicina alternativa e si faceva chiamare Dragan Dabić.

Fu arrestato nel luglio del 2008.

Non si è mai pentito dei massacri, delle deportazioni e dei crimini contro l’umanità che ha commesso. Nel 2019 la sua condanna, che inizialmente venne stabilita a 40 anni, è stata commutata in ergastolo.

Difficile fare un commento o trovare le parole senza esprimere un giudizio…

Tante persone innocenti uccise per colpa di un folle… ma ciò che più mi colpisce sono i campi di stupro. Esiste una cattiveria peggiore nei confronti delle donne?

Questo mi lascia profondamente senza parole.

Roberta Salis

 

 

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