Siamo sempre più connessi…

“Siamo sempre più connessi, più informati,

più stimolati ma esistenzialmente sempre più soli.”

(Tonino Cantelmi)

Carissima Anima Amica, oggi mi sono imbattuta per caso su questa frase e mi sono soffermata a riflettere sulla verità di queste poche parole.

 

“Siamo sempre più connessi” = Meraviglioso poter comunicare con chiunque nel mondo in tempo reale, la velocità nel poter essere in contatto a qualsiasi ora e in qualunque luogo è qualcosa che supera le nostre aspettative ma, qual è l’altro lato della medaglia? Senza connessione ci sentiamo persi, non si vive senza cellulare, siamo schiavi delle notifiche, schiavi di personaggi che divertono ma non aggiungono valore alla nostra vita, pensiamo di rilassarci e invece più siamo connessi e più siamo stressati, ciò che accade sui social vale più di un paio d’occhi che cercano la nostra attenzione… Siamo sempre più connessi alla rete ma sempre più distanti come esseri umani, prediamone coscienza!

 

“più informati” = internet è una giungla di informazioni! Certamente non informarsi oggi indica una grave mancanza, prima di tutto nei confronti di noi stessi che restiamo tagliati fuori dal mondo e poi nei confronti della società a cui apparteniamo e che dovremmo migliorare con il nostro contributo… in mille modi, ma basterebbe rispettare gli altri e avremmo già un mondo migliore!

Naturalmente, “informarsi” è una responsabilità e dobbiamo fare attenzione ai siti su cui navighiamo. I social non sono certamente un mezzo valido, spesso circolano solo fake news e pettegolezzi che riempiono la nostra mente e il nostro animo di… spazzatura!

Scusate, ma non potevo non dirlo!

Se volete, potete verificare le notizie sui siti antibufale come Butac.it che si occupa di evitare la disinformazione, le frodi online, le bufale e gli allarmismi gratuiti… Verificate sempre una notizia prima di condividerla sui social o ai vostri conoscenti!

Fare disinformazione è poco onesto, poco affidabile, per niente costruttivo… stiamo attenti!

Naturalmente l’essere più informati è anche sinonimo di sovra informazione e agli inizi della pandemia sappiamo tutti cosa ha comportato e quanti ancora sono in cura per l’ansia, il panico e la negatività che ci ha bombardato intere giornate mentre eravamo chiusi in casa. Stiamo attenti, l’informazione ci arricchisce, la sovra informazione che arriva come un bombardamento mediatico, ci affossa!

“Essere più informati” ci rende anche più responsabili, più attenti, più chiamati all’azione per il bene dell’umanità… è una ricchezza inestimabile anche a livello umano!

“più stimolati” = anche qui ci sarebbe da scrivere tantissimo ma voglio soffermarmi solo sull’aspetto positivo visto che gli aspetti negativi li ho affrontati parlando di informazione…

Essere più stimolati è un’opportunità da cogliere. Avere una connessione oggi ci permette di imparare, spesso gratuitamente, attraverso corsi o tutorial. Essere stimolati significa poter ampliare le proprie conoscenze, qualunque sia il nostro livello culturale perché, ricordiamoci, che avere una laurea non ci rende più colti degli altri… anzi, spesso siamo i più ignoranti (mi ci metto dentro anche io!) perché non siamo capaci di diffondere la cultura in modo da renderla accessibile a tutti. Ecco, l’ho detto!

Essere più stimolati significa che possiamo dare alla motivazione “pane per i suoi denti”, se lo stimolo è quello di migliorare… non mancano le possibilità, a qualunque età e per tutti i gusti!

Essere più stimolati, significa anche avere la possibilità di scegliere perché tante sono le offerte che troviamo a nostra disposizione… online o anche in presenza, a seconda di ciò che ci interessa. Insomma, personalmente… non mi farei sfuggire le opportunità in gioco in questo periodo storico ricco di possibilità, gratis o a pagamento!

“ma esistenzialmente più soli” = ecco la nota dolente!

Sempre connessi e sempre più soli. Sempre connessi e sempre meno umani. Sempre connessi e sempre troppo immersi in noi stessi…

Ma allora a cosa serve tutto questo essere: connessi, informati e stimolati se poi non sappiamo più guardarci con umanità, rispetto, compassione, benevolenza?

Sarà che siamo progrediti tecnologicamente e regrediti nell’evoluzione della nostra umanità?

Se siamo sempre più connessi, informati e stimolati…

Perché tanti muoiono in casa e nessuno si accorge?

Perché la depressione prende il sopravvento nelle vite dei più giovani?

Perché abbiamo migliaia di contatti, followers, amici virtuali e poi quando stiamo male non c’è realmente nessuno?

Non continuo… ma le domande sarebbero ancora molte…

Spero, che come me, possa riflettere su quanto l’essere connessi, alla fine, sia un’arma a doppio taglio e dobbiamo custodire i più giovani dalle insidie e promuovere invece gli aspetti che possono arricchire la vita… di chiunque!

Roberta Salis

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