Carissimi Amanti dei libri,
vi presento un nuovo “volto del male”, inedito per me e credo anche per tanti di voi…
Oggi facciamo un viaggio in India dove troviamo un uomo conosciuto come il più grande serial killer della storia: Thug Behram…
In realtà, poco si sa della sua storia per questo è stato necessario romanzare la sua figura così da poter dare al lettore i dettagli di come agiva con la sua confraternita per adescare le sue vittime.
Faceva parte della setta indiana dei Thug, una setta di soli uomini che praticava lo strangolamento delle vittime e che lo viveva come una pratica religiosa legata alla dea Kali. Si pensa che siano stati attivi per circa cinque secoli e che ogni anno mietessero circa 40 mila vittime. Si calcola, dunque, che durante la loro attività abbiano adescato e uccis* venti milioni di persone!
Tra questi fanatici religiosi, Behram è il più famoso… colui che dopo il primo migliaio di vittime ha smesso di contarle e che gli è costato l’arresto e in seguito l’impiccagione nel 1840.
Come già menzionato, le vittime venivano adescate con la scusa di accompagnarle lungo il loro viaggio attraverso il deserto dove potevano incorrere in predoni e assass*ni… lo scopo era quello di fare in modo che le future vittime si fidassero dei thug così che abbassassero la guardia. Naturalmente, appena i malcapitati si sentivano al sicuro, tra i thug c’era un linguaggio in codice che faceva capire quando era arrivato il momento di passare il “rumal” sul collo delle vittime… a sangue freddo, senza pietà e senza nessun rimorso. Dovevano vedere le vittime come morti che camminano!
Solitamente il rituale avveniva in luoghi deserti dove si potessero scavare delle fosse comuni per gettare i corpi delle vittime dopo averli sfigurati e mutilati per non essere riconosciuti, luoghi che non potevano essere scoperti da nessuno. I thug, poi, si appropriavano di tutto ciò che le vittime possedevano: soldi, cavalli, stoffe, oro etc… Erano strangolatori non assass*ni, avevano una missione divina e Kali li accompagnava con la sua protezione!
Le carovane di thug potevano essere composte da dieci o cinquanta uomini, il loro lavoro si svolgeva all’interno della banda… si spacciavano per commercianti e nemmeno le loro mogli sapevano che appartenevano a questa setta malefica, anzi li ritenevano uomini stimati e rispettabili!
Tra le caratteristiche principali di una setta?
- Un gruppo chiuso
- L’adorazione di una divinità
- Gli intermediari con la divinità e il profeta.
- Gli insegnamenti
- L’iniziazione dei nuovi membri
- L’impegno sempre più gravoso per i membri
- La segretezza
Nonostante siano scarse le fonti storiche sulla vita di Thug Behram ne consiglio la lettura per prendere coscienza di questo fenomeno che ha segnato la storia e che può aiutarci a riflettere su quante sfaccettature compongano il male nella nostra umanità!
Roberta Salis
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