La psichiatra

Autore: Wulf Dorn

Traduttrice: Alessandra Petrelli

Edito da TEA

Pubblicato nel dicembre 2010

Pag. 398

 

 

DESCRIZIONE DEL LIBRO

Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un’umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l’Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all’Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall’ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l’incubo. Nessuno l’ha vista uscire, nessuno l’aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l’Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine.

 

 

RECENSIONE

 

Non puoi smettere di leggerlo…

Non puoi smettere di pensarci…

Divori avidamente le pagine perché la curiosità è troppa…

 

 

Carissimi Amanti dei libri,

con questo libro ho iniziato la conoscenza letteraria delle opere di Wulf Dorn e sono rimasta sorpresa!

Tutto inizia nella Waldklinik: clinica rinomata per la sua competenza nell’ambito della psichiatria, psicoterapia e psicosomatica dove conosciamo subito la protagonista, Ellen Roth, una psichiatra che durante una delle sue giornate di lavoro si imbatte in una paziente particolare che si trova nella stanza numero 7. Si tratta di una giovane donna molto scossa psicologicamente, che parla come una bambina, ferita nel corpo da numerosi lividi e nell’anima da chissà cosa… che definisce Uomo nero! Rannicchiata in un angolo e tremolante dallo shock vissuto, fa fatica a parlare ed esprimersi, chissà quali abusi ha subito. Ha paura di essere trovata perché sa che lui la sta cercando e che nessun posto sarà sicuro per lei, ha bisogno che qualcuno la salvi da quel mostro. Ovviamente, la psichiatra le assicura che l’aiuterà.

Nei reparti difficili come quello psichiatrico gli imprevisti non mancano e sarà proprio a causa di un imprevisto che terrà la psichiatra occupata con il suo collega che la paziente scomparirà senza lasciare traccia. Nessuno sa chi sia, nessuno l’ha vista, nessuno ci ha parlato… ma è mai esistita?

Da qui inizia l’odissea della dott.ssa Roth, un incubo che non le lascerà scampo, che le farà sfiorare l’orlo della pazzia… perché lei è l’unica che ci ha parlato e che ha percepito il suo terrore!

Chi mente e chi dice la verità? Soprattutto, si può parlare di verità se una persona sembra non essere mai esistita?

Perché vogliono impedirle di scoprire chi sia la paziente della camera 7?

Ho divorato in poche ore questo thriller, Dorn riesce a mantenere l’alone di mistero e il dubbio fino alla fine mantenendo chi legge ancorato come una calamita alle pagine! La curiosità cresce pagina dopo pagina e quando si crederà di aver capito tutto, ecco che un nuovo dubbio si affaccia a rimettere in gioco ogni cosa. Dorn sa intrattenere come pochi e… perdonate se non vi darò ulteriori elementi, ma questo thriller è un’esperienza da vivere che difficilmente si può raccontare!

La scrittura è particolarmente evocativa e permette di percepire qualunque cosa accada legata: suoni, profumi, sentimenti, paure e confusione… la tensione in certi passaggi è forte ed è uno degli elementi che più mi ha conquistato.

Mi è piaciuto molto, non si era capito?

Roberta Salis

 

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